DEI GRAN-MASTRI DELL’ ORDINE EC. 641 che il suo predecessore per lo ristabilimento dell’ordine in Prussia, però con successo egualmente infelice. Essendo già spirata la tregua de’cinquatit’anni, che Ivano III granduca di Russia aveva conchiusa con Gualtiero di Plettembcrg, Ivano IV ripigliò il disegno dell’avo suo intorno alla Li-vonia, ove successivamente si scaricarono innumerevuli armate di Russi e di Tartari. Il coraggio de’cavalieri Teutonici non fu allora bastevole a resistere a sì fatto torrente; per colmo de’ mali Gottardo Kettler mastro dei cavalieri Teutonici, ad imitazione di Alberto di Brandeburgo, abbracciava il luteranismo, e nel 1561 lasciava ai Polacchi ciò che ancora rimaneva all’ordine in Livonia, eccettuate le provincie di Curlandia e di Semigallia, che riserbò a se medesimo col titolo di ducato, e rispetto alle quali prestò omaggio alla corona polacca. Così l’ordine videsi ancora spogliato degli immensi dominii che possedeva in Livonia e ristretto soltanto a quelli che tcnea nell’ impero. Wolfgang morì nell’11 febbraio i566, e venne sepolto a Mer* gentheim. XXXVIII. GIORGIO IIUND di WENCKHE1M. i566. GIORGIO IIUND di WENCKHEIM ricevette l’investitura nella dieta di Augusta dall’imperatore Massimiliano II nell’anno stesso della sua elezione. Questo gran-mastro, che non avea mai cessato di cercare aiuti a line di ricuperare la Prussia e la Livonia, cessò di vivere a Mergentheim nel 17 giugno 1572. XXXIX. ENRICO di BOBENIIAUSEN. 1572. ENRICO di ROBENHAUSEN venne eletto gran-mastro nel dì 6 agosto. Questi, allorché la dieta di Rati-sbona propose si trasferisse l’ordine sulle frontiere dell’Ungheria per contrapporlo ai progressi de’Turchi, raccolse il capitolo nel 1677, affine di consultare intorno a siffatta proposta, espedí nel seguente anno all’imperatore un elenco non solamente delle perdite che aveano provate in Prussia ed in Livonia, ma eziandio nell’Alemagna, in forza dell’introduzione del luteranismo. Quindi l’imperatore, scorri xvi. 41