DEI MARGRAVI DI BRANDEBURGO 5o5 SIGEFREDO. SIGEFREDO, figliuolo di Thierri conte di Ringcllieira « fratello di Matilde, seconda sposa di Enrico I re di Germania, del quale divenne genero sposando la di lui figlia del primo letto, ottenne, a quanto credesi, da questo principe il governo della vecchia marca, mentre le altre due non vi furono Unite clic posteriormente od in forza di conquiste ottenute contro gli Slavi, ovvero sia per acquisto. Sigefredo avea sotto le sue bandiere Bernardo, governatore speciale dei Rhctariensi, che nel g3o pose in volta i barbari. Sigefredo mancò nel 63y senza lasciare alcun figlio dalla sua sposa, della quale ignoriamo il nome. Ecco quanto ci narra il più de’moderni relativamente a questo personaggio: ma dove gli attribuiscono il titolo di marchese di Brandeburgo vengono contraddetti da Wittekinde, il quale con asseveranza ne accerta eli’ Enrico re di Germania, dopo aver vinti gli Heveldi, lasciava a questi popoli il loro monarca Tugumiro, che lo era in forza di ereditario diritto. Fuit (¡amarri Slavus, die’egli,« rege Henrico relictus , qui jure gentis paterna successione Dominus esset eorurn qui dicuntur Heveldi, dictus Tugumir. CERONE conte di Stade. 937. GERONE, figliuolo di Gerone, conte di Stade e di Hartzfeld, creato già margravio di Lusazia dal re Enrico 1, lo fu poi altresì, giusta la comune opinione, della marca di Brandeburgo dal re Ottone nell’anno 937. Tuttavia il Pauli (§. i43, pag. 138 ) nega a Gerone il "titolo di marchese di Brandeburgo, confessando però com’egli avesse ricevuto in feudo da Ottone il Grande il regno brandeburghese degli Ilevelini, che vennegli conferito a titolo di duca, ovvero sia di governatore imperiale dei paesi situati oltre l’Elba. Checché ne sia, Gerone si condusse ovunque con prudenza e valore, e seppe evitare gli agguati dei barbari, che voleano farlo perire; talché trenta de’loro capi principali, in un assalto che da essi ricevette, rimane-