DEI MASTRI PROV. DELL’ORD. TEUT. EC. G65 conte d’Aretisburgo secondato in cotale spedizione, così egli die’ il nome e le armi di questo signore alemanno ad un castello dell’isola d’Oesel, in ricognizione de’servigi die avevagli resi, intanto chp il mastro provinciale combatteva con gloria contro i Russi, l’arcivescovo Federico Io attaccò vivamente alla corte pontifìcia rispetto alla occupazione di Riga e degli altri beni dell’arcivescovado*, ma questo aliare era di così fatta indole da non poteriosi terminare durante il magistero di Eberardo, il quale rinunziò-a motivo de’suoi motti anni alla propria dignità nel i34o. Fu suo ritiro la commenda di Cologna. XXVIII. BURCARDO di DREYLEWEN. 134•. BURCARDO di DREYLEWEN, essendosi i Russi recati ad interrompere » lavori che per suo comando si eseguivano a Mariemburgo, li pose in rotta, ed inseguitili fin nel loro paese, li forzò a chieder la pace. Nel i343, ribellatisi gli abitatori dell’Estonia, fecero orribile massacro della nobiltà; esempio che venne poscia imitato da quelli dell’isola d’Oesef. Allora i Danesi che trovavansi nell’Estonia, ridotti agli estremi più terribili, chiamarono 111 loro soccorso Dreylewen, e' secolui conchiusero un accordo, per lo quale si addossarono l’obbligo di difendere e di conservare le città di Rcvel e dì Wesemberg. Il mastro provinciale volò quindi in aiuto dei Danesi, e, venuto a Battaglia, uccise diecimila soldati ai ribelli, c fé’ depòrre le armi a quelli dell’Estonia. Di là recossi nell’isola d’Oesel, ove uccise novemila di quegli isolani che aveano commesse le più enormi crudeltà contro i cavalieri dell’ordine, e costrinse gli altri a lavorare nella costruzione della fortezza di Sonnemburgo, clic fece erigere per tenerli in freno. Gli Estoni allora uniti a quelli del vescovado di Derpt invitavano i Russi a soccorrerli: fu quindi mestieri d’altra vittoria per sedare questa terribile rivoluzione. Intanto che Burcardo stavasi occupato in silfatta guerra, i Lituani colsero il destro per saccheggiare la parte meridionale della Livonia. Avendo poi nel ì&ftì il gran-mastro Enrico Du-sener radunate tutte le sue forze per combattere contro i Litifatii e contro i loro alleati, il mastro provinciale lo rag-