»76 CRONOLOGIA STORICA ricuperò Brunswick aveva assunto il titolo di signore di questa città, in luogo di quel- lo che per lo innanzi portava di signore di Luneburgo; ed ecco nuovo soggetto di querela dell’imperatore verso di lui. Però Ottone in seguito lo disarmava, mostrandoglisi sottomesso , e rendendogli rilevanti servigi. Il pontefice Gregorio IX era a que’giorni talmente in ruggine coll’imperatore, che avea in pensiero di deporlo, dopo averlo scomunicato, e di collocare nella sua sede il di lui figlio Enrico, già re de’Romani. Ottone , comechè sollecitato da quest’ ultimo ad entrare nel suo partito, vi resistè generosamente; e tale prova di fedeltà verso il legittimo suo sovrano cominciò a rappatumarlo con Federico. Questo principe lasciandosi piegare dagli amici di Ottone, gli permise nel 1235 , e non già 1239, come scrive Imlioif, di recarglisi innanzi, nella dieta di Magonza, ov’egli prosteso a’suoi piedi, testificandogli un grande rammarico di essere incorso nella sua indignazione, gli rimise siccome a capo dell’impero tutti i propri dominii, non altro chiedendo che di riacquistare la di lui grazia. Federico allora Io rialzava, e non solamente restituì vagli a titolo di feudo tutto quanto avea riposto in sua mano, ma erigeva eziandio la sua terra in ducato, facendo sedere Ottone sulla scranna de’principi, dopo aver ricevuto il giuramento di fedeltà verso la sua persona e verso l’impero; in prova di che gli fece rilasciare lettere feudali, che vengono riportate da Mei-bomio, e da cui abbiamo tratto tutto ciò che ora dicemmo ( MeibomHist. Heret. Ductat. Brunsw., pag. 5o8). « Que-y> sto diploma, dice Mallet, il cui contenuto differisce in » parte da quanto narriamo, passatosi al gran sigillo, che tante ad Enrico sulla paterna eredità, trovavansi la contea di Stade e l’avvocazia della chiesa di Brema; ora, così indotto dall’ arcivescovo Gerardo , ne fece dono l’anno 1223 a codesta chiesa, senza riserbarsi altra cosa, tranne che l’usufrutto, sua vita durante. Questo principe cessò di vivere nel 1227, lasciando sole due figlie, cioè Agnese, la quale sposò (mo