g74 CRONOLOGIA STORICA tic va un accordo, mercè atto (Cod. Polon., p. V. pag. 13(3) steso‘a Volmar nel 6 di luglio coll’arcivescovo e col clero di Livonia, i quali si obbligavano fra le altre cose a vestir l’abito ed a seguire la regola dell’ordine Teutonico , ma i cavalieri rinunziavano al diritto di visitare le chiese. Nel 3o novembre r452 ebbe poi luogo l’altro trattato di Kir-chliohu fra il mastro di Livonia e l’arcivescovo^ per Io quale fu convenuto, che avendo essi eguale diritto sulla città di Riga, il possesso ed il governo di essa si terrebbe fra loro in comune. Il pontefice Nicola V confermava sì fatto accordo, commettendo ai vescovi di Pomesania, di Cur-landia e di Sambia, che vegliassero alla sua esecuzione, ed adoperassero le censure ecclesiastiche contro quella parte che lo avesse trasgredito. Essendosi i Prussiani nel 14^4 ribellati al gran-mastro, l’arcivescovo volle trar profitto dall’imbarazzo in che l’ordine si trovava per annullare il trattato di Kirchholm. Allora il_mastro provinciale propose si adunassero gli stati a Walck, ove l’arcivescovo promise recarsi; ma in luogo di ciò eseguire, egli si volse armata mano sopra Riga, e volle indurne gli abitatori a discacciar i cavalieri cd a distruggere il loro castello. Frattanto '■gli avea negoziato colla Svezia, promettendo di cederle una parte della Livonia, e ne ottenne quattromila uomini di truppe ausiliarie. Come che il mastro di Livonia si trovasse in istato di punir la perfidia dell’arcivescovo, nonostante codesto soccorso, tuttavia preferì un accomodamento che ebbe luogo a’23 settembre a Wolmar, ove si rinnovellò il trattato di Kirchholm, e fu transato intorno ad ogni-controversia delle due parti. A’ 12 febbraio 14^7 tutti gli stati della Livonia si unirono per dieci anni contro gli esterni loro nemici; e nel i3 del successivo dicembre il mastro di Livonia conchiuse pure un trattato con Cristierno re di Danimarca, duraturo quindici anni, per Io quale obbliga-Vasi di pagare annualmente mille fiorini d’oro del Reno, per averne l’aiuto di una schiera tra i quattro ed i cinquecento uomini. Il gran-mastro cedette poi la sovranità dell’Estonia a quello di Livonia, mercè un alto del 24 aprile ¡4%, in causa dei soccorsi d’uomini e di denaro ch’egli avea somministrati. Nel 1463 una flotta di Livoni, che Giovanni spediva in soccorso del gran-mastro, fu sbaragliata