DEI RE DI PRUSSIA 567 altura, egli ricominciò la battaglia, ma restò di nuovo perdente. Il giorno appresso, avuta l’intimazione di rendersi, sotto pena di venire rovesciato nell’Elba prima che finisse il giorno, si rese prigioniero con quattordicimila uomini, consegnò settanta pezzi di cannone, tutte le bandiere, i timballi , le trombe, i carriaggi e tutto il bagaglio. Questa giornata pegli Austriaci cosi gloriosa non costò loro appena duemila uomini: però non ebbe alcuna decisiva conseguenza, Nel 1760, essendosi il generale Laudon posto in cammino per assediare Glatz, venne arrestato dal generai Fou-quet, il quale s’era appostato sui monti di Buchberg c di Doetorsberg. Egli attaccò i Prussiani a’ a3 maggio ne’Ioro trincieramenti , e dopo un combattimento di quattro ore fe1 prigioniero il lor generale con novemila uomini: indi proseguito il cammino, si rese padrone di Glatz. A'2 di novembre ebbe luogo la battaglia di Torgau fra il re di Prussia ed il maresciallo Daun, al quale nell’azione, che fu vigorosissima ed assai micidiale, venne fracassata una coscia da un colpo di fuoco. Odonelb, che subentrò nel luogo del maresciallo in di lui assenza, riportava tale vittoria che rendevalo degno de’più grandi elogi. Riunitesi nel 1761 l’armata della Russia e quella degli Austriaci nella Slesia, Federico pose il campo presso Scheweidnitz per mettersi in salvo da qualsiasi aggressione; e scorgendo qualche tempo dopo che la mancanza di foraggio li avea separati, uscì da’suoi accampamenti per avvicinarsi a Neiss. Laudon, che lo stava osservando, colse il destro, e presen-tossi sotto a Schweidnitz: l’assalto fu così vigoroso, ch’egli trovossi in mezzo alla piazza senza lasciare al comandante il tempo di proporre veruna capitolazione. A’9 ottobre 1763 Federico, ad onta di Daun, che invano tentò di forzarlo nel di lui campo, diede opera a riprendere Schweidnitz, e trionfò della valorosa resistenza del conte di Guasco, comandante della città, cui l’incendio di un magazzino di polvere costringeva a rendersi prigioniero di guerra con tutta la guarnigione, dopo che per due mesi e mezzo si era difeso. Allorché il conte co’ suoi uffiziali si recò a visitare il re: Signori, disse loro Federico, voi deste un bel-/’ esempio imitabile da coloro che avranno a guardar qualche piazza: la vostra difesa mi costa più di ottomila