576 CRONOLOGIA STORICA 20 giugno dello stesso anno. Il suo cadavere fu trasferito a Magdeburgo e sepolto nella cattedrale (Pauli, pag. 227). GISELERO. • 981. GISELERO, già vescovo di Mersburgo e cappellano della corte imperiale, salì sulla sede di Magdeburgo per un tratto della più nera ingratitudine e dell’astuzia più insigne. L’elezione dei canonici era'caduta sopra 01 th-rico teologo di questa chiesa, il quale per ottenerne la conferma dall’imperatore, allora occupato in Italia, si rivolse a Giselero, già stato suo discepolo. Questi però co’ suoi intrighi venne a capo di soppiantarlo e di farsi nominare in sua vice : colpo che riuscì tanto fatale ad Olthrico, che, non -vi potendo sopravvivere, lasciò colla propria morte libero il campo all’indegno rivale. Ma se fu così soddisfa la costui ambizione, l’avarizia noi fu però ancora: salendo sulla sede di Magdeburgo, volle riserbarsi anche quella di Mersburgo, ed in fatti vi riuscì, facendo sopprimere questo vescovado, e convertire la sua cattedra in abazia ; locchè giunse ad ottenere a furia di intrighi da papa Benedetto VII. Siccome i Venedi, popoli idolatri del Mecklemburghe-se, desolavano a que’ giorni colle loro scorrerie le provincie finitime, Giselero, unitosi a varii signori e prelati, cui egualmente stava a cuore il debellarli, nel 982 venne secoloro ad una battaglia, il cui esito corrispose al suo desiderio. Recatosi poi in Italia a render contezza all’, imperatore Ottone II di codesta spedizione, da lui ricevette in compenso la città di Coreu. Egli seppe egualmente rendersi caro all’imperatore Ottone III; senonchè avendosi nel 998 lasciata _prendere la città di Brandeburgo , questa traversia sminuì di molto la stima che di lui si faceva nella corte del principe. Allora coloro che avea resi scontenti di se cominciarono ad innalzare lagni contro di lui a papa Gregorio V; ma citato da questo pontefice a comparire dinanzi a lui fier rendergli conto dei modi che aveva adoperati per saire sulla sua cattedra e far sopprimere quella di Mersburgo, seppe eludere una tal citazione. Egualmente Giselero si trasse d’impaccio nel concilio che l’imperatore l’anno 1000 faceva adunare a Magdeburgo intorno allo stesso oggetto.