DEI MASTRI PROV. DELL’ ORD. TEUT. EC. 669 Bonifacio 11011 solamente approvava ch’egli avesse preso sulto la sua salvaguardia i beni di questo arcivescovado per salvarli dalle violenze dei Russi e degli altri nemici vicini, ma fece ancora di più, lo liberò dalla scomunica che erasi- precedentemente fulminata contro il mastro e contro i commendatori di Livonia. Nel i3g6 Wennemaro domandò ai vescovi di Livonia un annuo censo, verisímilmente per contribuire alla difesa del paese; ma gli si opponeva Dietrich, ossia Teodorico II vescovo di Dcrpt, e chiamava in Livonia i Russi di Pleskow, i Lituani ed i Samogiti. Ebbe quindi luogo una battaglia, ove il mastro provinciale rimase vittorioso; ma così cara gli costò la vittoria, da desiderare di veder tostamente finita la guerra. Nel 1397 Bruggeney fe’ riconoscere arcivescovo di Riga Giovanni di Wallenrode, costringendo i canonici ad abbandonare il partito di Ottone, che gli aveano dato a com- fietitore; è nell’anno stesso fu poi accomodata a Danzica a contesa già insorta- fra il mastro di Livonia ed il vescovo di Derpt nonché gli altri vescovi, mercè un atto in data del |5 luglio, nel quale mantenevasi in tutta la sua forza l’antico accordo che obbligava i vassalli della chiesa di Riga, di Oesel, di Derpt e di Curlandia, a recarsi alla guerra sotto il comando dei mastri provinciali dell’ordine Teutonico; ciò che li rendeva signori di tutte le forze della Livonia. Asserisce qualche scrittore aver Bruggeney assaliti nel 1399 con quindicimila uomini i Samogiti, intan-tochò i cavalieri di Prussia facevano altrettanto per parte loro, cd essersi per tanto uccisi quattromila nemici, e loro tolto un gran numero di prigionieri. Fu questa 1’ ultima spedizione di Wennemaro, che cgssò di vivere nell’ anno stesso. XXXIV. CORRADO di VIETINGHOF. >4oo. Dopo che VIETINGHOF, già precedentemente commendatore di Fellin, ebbe compiute diverse spedizioni in Lituania coi cavalieri di Prussia, egli entrò in ruggine coi Russi di Pleskow, e nel 1^03 compiutamente li vinse presso il fiume Muddaw. Questa giornata fu a’nemici fatalissima ; lasciarono sul campo settemila soldati, cd in oltre