536 CRONOLOGIA STORICA somme peli’esecuzione de1 suoi disegni. Divenuto poi Wenceslao nel 1376 re de’ Romani, il di lui padre proseguì a governare il Brandeburghese non più come per lo innanzi a nome del figlio, ma bensì a nome proprio. Sentendo poi avvicinarsi il termine della sua carriera, egli compartì i propri dominii ai suoi figliuoli, lasciando a Wenceslao, che era il maggiore, la Boemia, di cui aveva già assunto il titolo; al secondo, appellato Sigismondo, il Brandeburghese; ed a Giovanni, eh1 era il terzo, la bassa Lusazia, cui avea distaccata dal regno di Boemia, insieme colla marca oltre l’Oder, che forma appunto la nuova marca de’nostri giorni ( V. Wenceslao re di Boemia ). SIGISMONDO di LUXEMBURGO. 1378. SIGISMONDO ottenne il margraviato di Bran-deburgo, vivente ancora l’imperatore Cario IV suo padre, attesa la rinunzia che ne fece in di lui favore Wenceslao suo fratello mercè un atto steso a Praga il venerdì dopo la Pentecoste, cioè agli 11 giugno 1378, riserbando per altro il ritorno di questo principato a se medesimo ed ai suoi eredi regnanti in Boemia, in mancanza di eredi maschi di Giovanni duca di Gorlitz, altro suo fratello. Sigismondo occupò il rimanente di quest’anno ed i tre successivi nel percorrere i nuovi suoi stati ed accogliere gli omaggi delle città e dei nobili. Il Brandeburghese sofferse sotto il governo di Sigismondo non poche irruzioni fattevi dai Polacchi e dai Pomerani, nonché dai duchi di Mecklem-burgo, che s’impadronirono di alcune città nella Prignitz, sovra le quali vantavano dei diritti . L’ Ungheria , la cui regina Maria avea nel i386 sposato Sigismondo, trovavasi in pari tempo agitata da tufbolcnze ancora più grandi; laonde Sigismondo, tutto occupato a mantenersene il dominio, diede in pegno il margraviato di Brandeburgo nel 1388 a’suoi due nipoti Josse e Procopio, figliuoli di Giovanni di Gorlitz coll’ assenso del padre loro e del re Wenceslao, siccome quello che aveva il diritto dell’eventual successione. Però il Pauli ne prova come il margraviato fu propriamente dato in pegno a Josse, mentre non si prestava