DEI DUCHI DI MECKLEMBURGO 421 Il loro riscatto ’venne fissato a sessantamila marchi d’argento, mancando al pagamento de’quali Alberto doveva ritornarsi prigione. Ora l’esaurimento delle finanze di Alberto non concedendogli di radunar questa somma, dicesi che le dame di Mecklemburgo vendessero le loro gioie per contribuire ad esborsarla a Margherita; in ricognizione del qual beneficio Alberto concedesse loro il diritto di trattenere vita durante i feudi’rimasti vacanti per l’estinzione de’maschi, prima che passassero a’maschi collaterali; la qual cosa a Mecklemburgo si appella in lingua alemanna 1 Erbjungfernrccht. È comune opinione che Alberto, in conseguenza di una fra le condizioni de lla sua liberazione, abbia abdicato la corona; tuttavia Buchholz alla pag. 366 intende provare mercè un privilegio eh’ esso accordava nel Duchi di Stargard carsi a Berlino affine di conferir col margravio, venne preso tra via da Giovanni e da Thierri di lui fratello signori di Gutzkow, e, condotto nel castello di Plauen sull’Havel, nel mezzo della marca di Brandeburgo. Due anni durava la sua prigionia, ed avea fine nel i4c*9) mercè cambio della sua persona con Giovanni di Gutzkow, cui il duca Ulrico, fratello di Giovanni lì, aveva fatto prigione. Il Buchholz alla pag. 270 colloca la morte di Giovanni li nel i4>8, e la fa precedere, siccome pur Beehr, di un anno al più quella di Ujrico. Lo stesso scrittore attribuisce in moglie a Giovanni II Vegetula, eli’ci dice principessa di Pome* rania, avvertendo però che altri l’appellano Guleide, dicendola sorella di Jagellone, interri« a che ei si rifiuta di dar giudizio. Giovanni lasciava dal secondo suo matrimonio il figlio che or segue, ed una figlia di nome Edwige, che fu badessa di Ribnitz. Quanto poi ad Ulrico, egli ebbe, giusta Io stesso autore, da Margherita, figlia di Suantibor duca di Pomerania: Giovanni, clic or segue; Anna badessa di Wantzke;ed Enrico, che mancò nel 1466, lasciando Ulrico, del quale or ora faremo parola.