DEI MASTRI TROV. DELL’ORD. TEUT. EC 661 strusse i castelli di Rattcn c di Sydrobcn, eli’ erano stati eretti dai ribelli. Egli cessò di vivere nel secondo anno della sua dignità con grande rammarico dei Livoni. XXI, BODONE di HOHENBACII, da altri appellato OTTONE, 1289. Durante il magistero di BODONE, clic altri pure appellano OTTONE, la Livonia non fu dagli esterni nemici sturbata; ma sembra che appunto in quell’epoca la divisione fra l’ordine ed i vescovi cominciasse a manifestarsi. Non si può precisamente assegnare la vera origine di sì funeste discordie nella Livonia; ma possiamo per altro accertare che la bramosia di dominare gli uni sugli altri ne fosse il vero movente. La mancanza di documenti rendo questa parte di storia della Livonia assai oscura. XXII. 8ALDASSARE. Un atto in data del 5 marzo 1292 (Cod.Dipl. Pulon., tom. V,'pag. 21 ) ci addita come mastro della Livonia certo BALDASSÀRE, che strinse un accordo con Giovanni arcivescovo di Riga. Arndt fa Unzione nella parto seconda della sua cronaca di Livonia di un mastro provinciale appellato Galt, nome che sembra esser quello di Baldassarc in abbreviatura, potendo darsi che la prima lettera di quest’ultimo nome venisse cangiata in G per errore di. qualche cmanuense. XXIII. ENRICO- di DUMPESIIAGEN. ENRICO di DUMPESIIAGEN, già fin dal 1294 mastro della Livonia, conchiuse un trattato con Bernardo vescovo di Dcrpt; senonchè l’arcivescovo Giovanni II, entrato nella persuasione che con ciò egli volesse privarlo dell’appoggio dei vescovi, costrinse il secondo a discioglierlo. Enrico volle anche immischiarsi nell’elezione di un nuovo arcivescovo dopo la morte di Giovanni II, e così non fcco che