DEI RE DI PRUSSIA 563 FEDERICO li re di Prussia. 174°' CARLO FEDERICO, nato a’24 gennaio 1712, succedette nel 3i maggio 1740 al re Federico Guglielmo suo padre. L’educazione che avea ricevuta era più propria a formare un gran capitano che non un gran re; ma il genio, dice un uomo d’ingegno, rompe tutti gli ostacoli che si oppongono al proprio sviluppo. Il giovane Federico, condannato dal padre a non conoscere che Parte militare ed il suo catechismo, coltivò da se stesso la propria mente colla lettura e colla riflessione, ed applicossi massimamente alla politica ed alla poesia; due generi di studii che di rado s’accoppiano insieme. La campagna del Reno dell’anno 1734 fu uno tra i primi oggetti ch’eccitarono il di lui estro: egli la decantò in versi francesi, che poscia videro la luce nella raccolta delle sue poesie. Stretto colla più intima amicizia al famoso Jordan, egli se lo associò per la composizione del suo Antimachiavello, che pubblicava dopo essere salito sul trono. In pari tempo ripigliava il suo antico disegno di viaggiare nelle principali contrade d’Europa; ma giunto a Strasburgo, ed ivi riconosciuto da un soldato, che ne die’ tosto avviso al maresciallo di Bourg, si accorse come sarebbegli impossibile di tenersi incognito. Questo improvviso accidente, che dovea privarlo del frutto cui sperava trarre dai propri viaggi, lo determinò a ripigliare in fretta la via di Berlino: ed era appena un mese trascorso dal suo ritorno, allorché la morte dell’imperator Carlo VI, avvenuta nel 20 ottobre 1740, gli aperse il campo a far valere le sue pretensioni sopra la Slesia. Tale fu il secreto di questa impresa anche nella corte di Berlino, che il marchese di Beauvau, inviato dal re Luigi XV a complimentar questo principe pel suo innalzamento al trono, scorgendo le genti prussiane radunarsi da tutte parti nei dintorni della capitale, non potè indovinare ove dovessero muovere, nè lo seppe che al momento della partenza dell’esercito, allorché il monarca gli disse: lo vado, per quanto credo, a giuocare al vostro giuoco; se mi verrà l’asso, ne farò parte con voi ( Annales de Marie T/terese). Questo principe, interpellato sulla causa della sua invasione: lo