2l8 CRONOLOGIA STORICA stati di Boeraia. Indarno l’elettore si adoperò per ¡stornare la procella che gli stava sai capo, facendo presentare al re di Prussia una proposta di neutralità. La risposta che egli ne ricevette furono codeste importune parole: Tulio quanto voi mi proponete non mi conviene; quanto a me, non ho veruna proposizione da farvi. Questi che così parlava entrò in pari tempo alla testa di un esercito nella Sassonia: l’elettore usciva di Dresda nel io di settembre e recavasi al campo di Pirna, ove accampavano diciassette mila Sassoni. Nel giorno stesso giunto a Dresda il re di Prussia, entrò nel palazzo, ove era rimasta la regina elettrice, e richiese da lei le chiavi degli archivi. Avutone un rifiuto, se ne forzarono le porte; ma il monarca, esaminato ogni scritto, rimase sorpreso di non trovarvi veruna traccia dell’alleanza offensiva ch’egli supponeva essersi contro di lui conchiusa fra la Sassonia, la Russia e l’Austria. Fece allora investire il campo de’Sassoni a Pirna, e da quello ch’egli occupava Zedlitz facea valere la sua autorità nella Sassonia siccome conquistatore. Ecco poi la battaglia di Welmina o di Lowositz sulle frontiere della Boemia il i.° ottobre fra il re di Prussia ed il conte di Brown generale degli Austriaci, che s’ erano spediti per liberare il campo di Pirna. Questa .però non riuscì decisiva, ma l’esercito sassone fu costretto a’ i5 dello stesso mese a rendersi per capitolazione, mentre nel giorno stesso l’elettor di Sassonia ri tira-vasi nel castello di Koenigstein, e di là nel duodecimo giorno in Varsavia. La Sassonia restava quindi in balia del re di Prussia fino alla pace conchiusa ad Hubertsburgo nella stessa provincia il i5 febbraio del i^63. Durante tutto questo intervallo egli vi esercitò il diritto di conquista col massimo rigore; perocché dal punto in che videsi padrone di Lipsia e di Dresda, istituì un banco militare a Torgaw pella riscossione delle rendite dell’elettorato, fece aprire gli arsenali, s’impadronì delle armi e delle mutazioni, spogliò il tesoro del sovrano, gettò fortissime contribuzioni rinnovandole a seconda dei bisogni, ed arruolò colla forza i Sassoni per completare le sue armate. Se le leggi della guerra possono autorizzare una tale condotta, altre ancora ne fa-rebber mestieri per giustificare gli eccessi a cui giunsero gli uffiziali di questo monarca contro varii particolari de-