24 CRONOLOGIA STORICA dosi in essa come in paese nemico. L’infortunato langravio, non potendo sostenere lo spettacolo dei guasti a cui si davano i propri stati , prese il partito nel 1624 di allontanarsene, e di cercarsi amici in varie corti dell’Alemagna. Nè la sua assenza, durante la quale l’Assia venne amministrata dal suo figlio Guglielmo, nè l’atto di sommissione ch’egli emise ai decreti che lo condannavano, valsero punto a rimediare ai mali de’suoi soggetti. Finalmente, perduta ogni speranza di migliorare lo stato de’propri affari, nel marzo del 1627 abdicava in favore di questo medesimo suo figlio e recavasi a passare i restanti suoi giorni in diversi castelli di lui dipendenti. I suoi giorni ei li chiuse in quello d’Eschwege sulla Verrà, mentre contava sessantanni di vita, a’i5 marzo del i632. Aveva sposate, i.° nel 24 settembre del 1593 Agnese, figlia di Giovanni Giorgio conte di Solms-Laubach, la quale mori nel 23 settembre 1602, dopo avergli partoriti Ottone, che mancò a’vivi nel 7 agosto del 1617 in conseguenza di una ferita fattasi da se medesimo ’nel maneggiare imprudentemente un’ arma da fuoco, nonché Guglielmo che or seguita; 2.0 a’23 maggio del i6o3 Giuliana, figlia di Giovanni conte di INassau-Dillemburgo, che morì nel i5 febbraio 1643, dopo averlo reso padre di Filippo, ucciso il 27 agosto 1626 nella battaglia di Lutter; di Ermanno signore di Rodemberg nella contea di Schauemburgo ; di Maurizio, che cessò di vivere il 16 febbraio del i633; di Federico principe d’Eschwege, rimasto ucciso nel 1655 in Polonia, ove accompagnava il re di Sveria suo cognato; di Ernesto, stipite del ramo di Assia-Rhinfels; di Cristiano, che mancò nel 14 dicembre del t64>; d’Agnese, moglie di Giovanni Casimiro principe d’Anhalt-Dessau; e finalmente di due altre figlie. GUGLIELMO V, detto il COSTANTE. 1627. GUGLIELMO, detto il COSTANTE, nato il 14 febbraio del 1602, succedslte nel langraviato d’Assia-Cassel mercè la cessione che Maurizio suo padre gliene avea fatta. La necessità lo costrinse a sottoscrivere l’imperiale giudizio, che privava il suo ramo della successione di Marburgo nell’espcttazionc di più favorevoli congiunture in cui po-