DEI DUÜIII DI BRUJNSWICK 277 » appellossi bolla d' oro, sussiste tuttora, c viene prodotto » alla corte imperiale tutte le volte che i principi della casa » di Brunswick ricevono l’investitura de’loro stati». Federico con tali favori acquistossi un sincero c costante amico nella persona di Ottone, e pose termine alle controversie che da pi ù. di un secolo sussistevano fra la casa di Wil-blingen e quella dei Guelfi. Allora i partiti che portavano la loro denominazione si catinsero ovunque in Alemagna, mentre al contrario i nomi troppo famosi di Ghibellini e di Guelfi restarono in Italia agli imperialisti ed ai controimperialisti, che s’acquistarono sotto questo regno una nuova e funesta celebrità. Ottone, ritornatosi ne’propri stati, reclamò contro la donazione che Enrico suo zio aveva fatta della contea di Stade alla chiesa di Brema; e scorgendo che non s’ascoltavano le sue ragioni, si presentò con un’armata innanzi a Brema, della quale imprese l’assedio. Fu allora conchiuso un trattato, in forza del quale l’arcivescovo Gerardo II, cedendo alcuni feudi al duca, conservò alla sua chiesa la contrastala contea (Imhoff). Ottone, che finì i suoi giorni nel'9 giuguo (25a, avea sposata Matilde ovvero Maria, figlia di Alberto margravio ili Brandeburgo, la quale gli partoriva Alberto, che or segue; Giovanni, che fu il primo ramo di Luneburgo, il quale si estinse nei nipoti di Giovanni, nomati Ottone e Guglielmo, di cui il primo morì nel i354, ed il secondo nel 1368 ovvero i36g; Corrado, che diventò vescovo di Verden; Ottone, che lo fu d’Hil-dfsheim; Matilde, sposa di Enrico il Grasso, conte d’Han-halt; Elena, sposa i.° di Ermanno II duca di Turingia; 2.0,di Alberto I duca di Sassonia; Adelaide, che impalmò nel 1265 Enrico I langravio d’Assia; Elisabetta, divenuta moglie nel I25i a Guglielmo II conte d’Olanda e poscia re de’Romani. La loro madre dopo la morte del marito stabiliva il suo soggiorno nella città di Luneburgo, che sembra gli venisse assegnata come suo vedovile.