4'6 CRONOLOGIA STORICA offerse asilo in Rostock a questo medesimo Cristoforo, deposto da’suoi soggetti. Egli fece anche di più: intraprese a ristabilir questo principe, e tentò con esso uno sbarco in Danimarca. Ma arrestati entrambi da Gerardo II conte d" Ilolstei 11, furono costretti a venire a componimento con esso ed a ritirarsi. Cristoforo non guari dopo, siccome alto signore, concedette al duca Enrico l’investitura del principato di Rugen, già. vacante per la morte di Witislao, trapassato senza eredi maschi, come che avesse fatto lo stesso dono a Wratislao duca di Wolgast. Il qual ultimo, morto essendo nello stesso anno, Enrico volle immettersi nel possesso dell’isola di Rugen, ed anche della Pomera-nia-Wolgast; senonchè ne venne impedito da Barnimo III duca di Stettin e tutore de’figli di Wratislao. Quelli di Pomerania, fedeli a’loro legittimi principi, conoscendo il valore di Enrico, gli mandarono ambasciatori a Waldema-ro, che si spacciava allora per re di Danimarca, affine di implorare il suo aiuto. Waldemaro incaricava dunque Gerardo III conte d’IIolstein di soccorrerli. Enrico stringeva d’assedio il castello di Loitz, ma Gerardo, avendolo costretto a levar il campo, venne con esso alla tregua di un anno, dopo di che si ritornò in Danimarca. Però la guarnigione della piazza, ben lungi dal mantenere la tregua, non cessava mai di praticare scorrerie nel Mecklemburghese. Laonde Enrico si rivendicò, adoperando uno stratagemma, che gli pose in mano il castello. Non ¡sperando più soccorsi nè dalla Danimarca, nè da altri principi vicini, quei di Pomerania posero alla loro testa un valoroso cavaliere, di nome Enrico di Moltzahn, che gli condusse alla piazza che aveano poco innanzi perduta. I Mecklemburghesi però si rifiutarono di accoglierli , ond’essi vennero ad un grande combattimento, nel quale l’esito fu la ricupera della città di Loitz, ma non già del castello. Quanto di meglio potè fare Enrico di Moltzahn, fu d’impedire le sortite della guarnigione. Il duca Enrico strinse d’ ascedio susseguentemen-te Demmin col soccorso dei principi Eruli suoi congiunti, ma senza felice successo. Tuttavia di là estese le sue scorrerie fino a Gripswald , seminando la desolazione in tutto il paese eh’ei percorreva. Frattanto quei della Pomerania essendo venuti a capo di stornare Giovanni conte di Gutz*