DEI GRAN-MASTRI DELL’ORDINE EC. 6^9 giurare die avrebbe impresa la conquista della Pomerania e dell’intera Prussia. Siccome però la Lituania, mercè co-desto matrimonio, venne riunita alla Polonia, i Teutonici si trovavano allora in una singoiar situazione ; per la qual cosa evitarono di romperla coi Polacchi, non ostante l’ingiustizia del giuramento eh’essi aveano richiesto del nuovo re: cosi vissero in una specie di pace con Jagellone, quale re di Polonia, nel meptre che proseguivano una guerra sanguinosa contro di lui in Lituania. Guglielmo duca di Gueldria sul finire dell’anno i388 si pose in cammino per soccorrerli; ma nel passare che fece pegli stati di Pomerania fu arrestato per comandamento del duca Wratislao, sotto il pretesto che non avesse verun salvocondotto, né potè ricuperare la libertà senonchè promettendo non porterebbe giammai le armi contro la Polonia e la Pomerania (Pontcìn., Ilist. Gclr. 8, pag. 331 ). Il gran-mastro fondava a Culma verso la stessa epoca uri’ università, clic le turbolenze in seguito sopravvenute non permisero venisse perfezionata, e moriva a Christburgo nel ¿20 agosto dell’anno i3go, nono del suo magistero, e venne sepolto a Mariemburgo. XXII. CORRADO di WALLENROD. 1391. CORRADO di WALLENROD fu eletto nel 12 marzo a successore di Corrado, e continuò la guerra contro la Lituania. Allestito nel i3g3 un formidabile esercito, nel quale coniava fino a quarantamila uomini di truppe ausiliario, egli terminò tuttavia la campagna senza notevoli fatti d’armi nè a suo prò nè a suo danno. Avvenne che un certo Leandro, il quale avea dapprima seguito la setta degli Albigesi’, in seguito, adottati gli errori di Wiclef, facesse de’ proseliti in Prussia per la connivenza del nostro gran-mastro. Quest’eretico periva miserevolmente; e la fine di Wallenrod non fu punto più fortunata, perocché mori in un accesso di frenesia a’ luglio i3g4.