568 CRONOLOGIA STORICA uomini. Questa guerra, più distruggitrice nello spazio di sette anni, che non quella che avea desolata l’Alemagna per trentanni nel secolo precedente, ebbe termine mercè il trattato d’Hubertsburgo presso Dresda, che fu sottoscritto a’ i5 febbraio 1763: per esso la Slesia, tranne alcune eccezioni, venne per la terza volta lasciata in potere del re di Prussia. E cosa notevole che durante tutta questa guerra egli non avesse giammai imposto alcun tributo, nè riscosso alcun credito da’ suoi sudditi, nè ricevuto alcun prestito dagli stranieri, nè mai differito un istante il pagamento del soldo alle sue armate. « Però, conchiusa appena la pace, ” e8^‘ gettava sulla Slesia un’ imposta di sei mesi, distri-« buiva nelle campagne diciassettemila cavalli per l’agri-» coltura, ed apriva i suoi magazzini e quelli dei Russi in » Polonia, cui aveva comperati per fornire all’agricoltore » pane e semente. In pari tempo fe’ dar mano al progetto n di rifabbricar le città ed i villaggi, e pensò ai mezzi di » accrescere la popolazione e l’industria. La guerra avea » sminuita di più di centocinquantamila anime la popola-» zione della blesia: nel 1776 ella contava il numero di » settecentotrentaquattromila abitatori più che innanzi alla » guerra» (Fila di Federico li, tom. Ili, pag. 2-3). L’amministrazione della giustizia abbisognava sommamente di riforma nella Prussia; e Federico, essendone convinto, fece dar opera nel 1746 ad un nuovo codice, che rigettando un gran numero di formalità semplificava per modo la giurisprudenza, che tutti i processi doveano essere terminati nello spazio di un anno; ed è questo quello che appellasi Codice Federico ; opera la quale meritò nel 1748 lina medaglia al cancelliere Coccei, che n’ era l’autore. L’ esperienza però non tardava ad ammaestrare Federico che il sui codice, non ostanti gli elogi che gli si attribuivano, era ben lungi dall’aver conseguito lo scopo che si era proposto: allora un secondo codice egli fe’ compilare nel 17B0; ma questo non valse meglio a conseguire quanto egli bramava, e dir possiamo con uno de’suoi biografi, che non ostante la dottrina de’nuovi leAalon la massima confusione regna per anco ne’tribunali prussiani. L’ambizione di Federico, dopo la guerra dei sett’anni, parve soddisfa, e direi quasi sfamata delle sue conquiste;