DEGLI ARCIVESCOVI DI MAGDEBURGO 583 tl dogana, mercé un privilegio che divenne comune ai successivi arcivescovi di Magdeburgo. Morto poi verso la stessa «oca Enrico burgravio di Magdeburgo, Corrado trasferì <[uest’ufficio a titolo di feudo a Burcardo suo fratello, i cii discendenti lo tennero poi lungamente. Questo prelato accompagnava l’anno ii3y l’imperatore Lotario nella se-cjnda sua spedizione d’Italia; ma dopo la morte di esso principe si dichiarò a favore della casa dei Guelfi o Welfi c«ntro quella di Hohenstauffen, rendendo alla prima grandi servigi. La morte coglievaio a’ ia maggio 11mentre le discordie fra queste due case tuttora duravano (Ve d. Aliato i Orso margravio di Braudcburgo ). FEDERICO. / 1142. FEDERICO, figlio, a quanto molti asseriscono senza provarlo, di Thierri conte di Vetlin, fu eletto a successore dell’arcivescovo Corrado. Essendosi poi conchiusa la pace non guari dopo fra le case de’Guelfi e di Ilohcnstauf-fen, l’imperatore Corrado raffermava l’elezione di Federico, ed il pontefice inviavagli il pallium. Questo prelato l’anno 1147 lece alleanza coi Polacchi, e mosse in persona coi crociati contro i Venedi, popolo che stanziava oltre l’ Elba. Egli termiuò i suoi giorni sul cominciare del n5a. W I C M A N N 0. n5a. WICMANNO, vescovo di Zeitz fin dal ii48, venn« scelto nel ii52 ad occupare la sede vacante di Magdeburgo dall’imperatore Federico I collo scopo di por termine alla discordia già insorta fra i capitolari, dei quali parte sostenevano il prevosto Gerardo e gli altri il decano Azzone. Senonchè papa Eugenio III, risguardando il procedere dell’imperatore come un’usurpazione de’suoi diritti, appoggiò l’elezione di Gerardo, c sostenne, benché inutilmente, ch’ella avesse a prevalere. Di qua il rifiuto che faceva a Wicmanno d’inviargli il pallium, ®ui non ricevette che dal suo successore. Questo prelato, che accusasi d’aver ottenuto la sua dignità a prezzo cl’bro, era nativo di See-burgo nella contea di Mansfeld, figliuolo di Cerone conte