374 CRONOLOGIA STORICA L’anno 1474 Cristierno, in una conferenza ch’ebbe coll’imperatore Federico III mentre se ne partiva per Roma, ottenne da esso mercè lettere del i4 febbraio l’erezione di Holstein in ducato, con tutti quegli onori e diritti che sono inerenti al carattere di duca ovvero di principe dell’impero. Nella estensione di questo ducato l’imperatore comprese il distretto di Dithmar, che fino allora era vissuto nell’ indi-pendenza, e del quale lasciò al nuovo duca la conquista. Cristierno non osò di tentarla, perocché l’ accesso a questo paese era assai malagevole, ed altri pure lo stornavano da quest’impresa. Si eorrtentò pertanto di chiamare quelli di Dithmar a rendergli omàggio, ma tutto fu invano. Cristier-no .cessò di vivere a'22 maggio 14B1 (Vedi i re di Danimarca ). GIOVANNI e FEDERICO I. 14S1. Avvenuta la morte di Cristierno I, i suoi due figli, GIOVANNI re di Danimarca e FEDERICO, concorsero a gara alla successione di esso ne’ ducati di Sleswick é di Holstein. Gli stati del paese stavano a favore di Federico, il quale cf altra parte era spalleggiato dalla regina sua madre. Tennero a tal uopo parecchie diete senza nulla potersi conchiudere; ma finalmente nel 14^4 essendo Giovanni, possessore delle tre corone del Nord, entrato armata mano nello Sleswick, si convenne sul finir dell’anno medesimo nell’assemblea di Levensaw, che i due fratelli godrebbero insieme l’uno c l’altro ducato; ma non se ne fece allora alcuna divisione: nel 14^9 ess' ricevettero l’omaggio dagli Amburghesi nel tenore medesimo irf che lo si era renduto al Toro padre. Raccoltisi poi a Gottorp nel 1490 insieme colla regina lor madre e co’ principali lor consiglieri, a’ 10 di agosto si compartirono fra loro 1’Holstein-Sleswick, in maniera però che le possessioni dei due principi rimasero frammischiate le une c.olle altre, che i prelati c la nobiltà furono eccepiti dalla divisione, e che finalmente i due fratelli conservarono ancora in comune le loro pretensioni sopra la Dithmarsia ed i loro diritti sopra-d’Am-burgo. Nel 1499 trovandosi Giovanni e Federico in forze pressoché eguali, si accordarono insieme per imprendere la