DEI DUCHI DI BAVIERA. 167 più ampia sulla paterna eredità. Noi possediamo due lettere che Rodolfo scrivevagli per indurlo a por fine a siffatte ostilità: nella prima, che porta la data del 1275, gli viene rappresentando quanto debba interessargli il riconciliarsi con suo fratello, e quanto vana sia la speranza di che lusingavasi dell’appoggio del re di Castiglìa (Alfonso il Saggio), il quale già, gli soggiunge, ha rinunziato semplicemente fra le mani del sommo pontefice ad ogni diritto, azione e domanda rispetto all’imperiale dignità, che infino allora ingiustamente si attribuiva: Dictus rex oinni juri et actioni et quaestioni, quatti sibi in imperio competere as~ serebat, in manibus surnrni pontificis simpliciter renuntia-fit, et ex loto imperiali diluitati, quarti huc usque sibi illicite adscribebat, nomine ac re cessit. (La rinunzia d’Alfonso era infatti seguita sul finire dell’anno 1274 in una conferenza che Gregorio X tenne secolui al ritorno dal concilio di Lione.) Avendo questa lettera colpito il cuore di Enrico, il re de’Romani nel 1276 gliene scrisse un’altra, che terminò di disarmarlo, e fece sì che acconsentisse ad un trattato di pace, di cui furono scelti ad arbitri Leone vescovo di Ratisbona e Federico burgravio di Norimberga (Hergott, Geneal. Habsburg., tom. Ili, pag. 4^7 - 4^^ )* Luigi, riconciliatosi col fratello, congiunse le« sue armi a quelle del re de’Romani contro Ottocare re di Boemia, cui inseguirono col più grande ardore: ond’egli stava già per cadere nelle loro mani, se non era l’intervento dei principi dell’impero, che costrinsero Rodolfo a concedergli una sospensione d’armi ad oggetto di adoperarsi per un accomodamento. Fu principalmente il duca Luigi che negoziò ’la pace, la quale da Ottocare' fu ottenuta col rinunziare all’Austria, «Ila Stijria, alla Carintia, alla Carniola ed a Gorizia, onde s’cTa già impadronito ( Leibnitz, Cod. juris gent., part. 2, pag. 100). Luigi, dopo avere così bene prestato il suo servigio al re de’Romani, attendevasi l’Austria quale compenso, e ciò con tanto più fondamento, dacché avea ella altre volte appartenuto, almeno in parte, alla Baviera; ma Rodolfo delase le,sue speranze donando questo ducato ad Alberto suo proprio figlio ( V. i duchi d’Austria), Luigi, che mancò ad Hadelbing il i.° gennaio 1294, contando sessantacinque autii di età, dopo la morte di