DEI DUCIII DI MECKLEMBURGO /¡ig dicità de’loro emolumenti. Si opposero i cittadini a questa innovazione, temendo che i duchi non avessero un giorno a cangiare la collegiata in fortezza per tenerli in soggezione: ed il vescovo di Schwerin, approvando il disegno del principe, colpi colla scomunica la città, dopo di che il duca, accompagnato dal vescovo di Ratzeburgo, si recò a Roma, ove ottenne dal pontefice Innocenzo Vili una bolla, quale appunto la desiderava, e la cui esecuzione venne affidata allo stesso prelato. Persistendo però nella sua opposizione, la città di Hostock discacciò i due duchi, che però ben tosto se le accostarono per assediarla: la contesa si rappacificava nel i/^gi mercè l’interposizione del re-di Danimarca e dell’elettore di Brandeburgo: si conchiuse a Wismar una transazione, in forza della quale la collegiata doveva ancora sussistere, e la città sottopouevasi al pagamento di una ammenda di ventunmila fiorini c a richiamare i consoli e consiglieri eli’essa avea discacciati perchè stavarto'a favore del duca. Per altro avendo Magno voluto in seguito entrare iti Rostock per ordinare insieme coi magistrati que’punti che rimanevano ancora a decidersi, ne trovò chiuse le porte; per lo che, irritato di tale oltraggio, determinò di ricominciarne l’assedio, se non erano le duchesse sua sposa e sua cognata5 «he calmavano il di lui risentimento. Nel i4i)8 dopo varii abboccamenti si conchiuse un nuovo accomodamento,- che valse l’intera riconciliazione della città co’propri signori (BuckhoIz, pag. 3j5 e seg.). Il duca Magno, che finì i suoi giorni nel 22 novembre i5o3 e fu sepolto a Dobbran, avea spósata nel 1.476 Sofia, sua cognata, figlia di Erico II duca di Pomerania e vedova di Giovanni fratello di Magno, dopo la cui morte ella avea fatto voto di non più maritarsi. Avendo violato cotesto obbligo, ella venne dal pontefice condannata a vestire ogni anno tre poveri per espiare questo fallo. Magno lasciò da lei, che mancava nel i5o5, tre figli, cioè: Enrico, Erico ed Alberto; nonché quattro figlie, che furono Doro tea, badessa di Ribnitz; Caterina, che sposò Enrico il Pio duca di Sassonia della linea albertina, e madre degli elettori Maurizio ed Augusto; Sofia, che sposò Giovanni il Costante, elettor di Sassonia; ed Anna, ch’ebbe a marito Guglielmo langravio d’Assia.