114 CRONOLOGIA STORICA perocché avendo Garibaldo I suo cugino, duca della bassa Baviera, cercato di scuotere il giogo di Childeberto re di Austrasia e di stringere alleanza coi Longobardi per ¡spalleggiarlo uella- sua impresa, venne interamente scacciato dal-ì’Alemagna da Childeberto stesso, che nel 588 donò tutte le sue terre a Tassillone, di modo che quest’ ultimo in se riunì i possedimenti dei diversi rami della casa di Baviera, e li governò sotto l’alto dominio del re d’Austrasia. Tassillone compieva nel 5t}4 una seconda spedizione contro gli Zechi, popoli che devastavano le sponde del Danubio, nonché contra gli Slavi ed i popoli della Carintia, che loro davano mano. Egli ruppe gli uni e gli altri, ed Duchi della bassa Baviera a.° N. . che sposò Evino duca di Trento ed uno dei capi de’Longobardi; , 3.“ Teodclinda, che divenne moglie d’Autari re de’Lon-gobardi, il quale mancava a Pavia nel 590. Questa principessa godeva la stima e la venerazione dei Longobardi, i quali vollero alla medesima riportarsi quanto all’elezione di un re; ond’essa designò Agilulfo, che allora era duca di Turino, e lo prese a sposo. Questo principe, ad eccitamento della consorte, rinun-ziò all’arianefimo, governò con lustro e saggezza, e morì nel6i5 (1). Teodclinda è la fondatrice della celebre chiesa di Monza, ove i re d’Italia fannosi consecrare colla corona di ferro; corona di cui si fe’uso per la prima volta per cingerne Agilulfo, e che, quantunque d’oro, erasi al di dentro fatta rinforzare da Teode-linda con un cerchio di ferro, per cui gli restò poi sempre il nome di questo metallo (Vedi pel prosegui-mento di questo reúno i re de’ Longobardi in Italia, tom. IV in 8.°, pag. 384, e fom- Í *n 4-°? Pag- 58i, colonna La). (1) Sostengono alcuni autori che Agilulfo venisse tradito e consegnato da Romilda sua seconda moglie al principe degli Abari, il qunle lo aveva messo a morte fili dall’anno 6<>o. Ma codesta diceria non è convalidata da prova alcuna.