DKI MARGRAVI DI RRANDERURGO FEDERICO I. i4i5. FEDERICO, ceppo della regnante famiglia di Brandeburgo, figliuolo di Federico burgravio di Norimberga, e di Elisabetta di Misnia, discendente da Corrado I burgravio pure di Norimberga, che vivea intorno all’anno 1200, e figliuolo cadetto di Rodolfo conte di Hohenzollern, ottenne mercè la vendita fattagliane da Sigismondo, il mar- f;raviato di Brandeburgo, di cui questo principe gli conferì ’investitura nel concilio di Costanza a’18 aprile del 1^17 coll’assenso degli elettori e dei principi dell’impero, che intervennero in buon numero a codesta ceremonia. Siccome. poi i principi della casa d’Anhalt vantavano de’diritti sopra il Brandeburghese, Federico per indurli a rinunziar-vi donò loro una somma, della quale si chiamarono paghi. Ma i duelli di Mecklemburgo, che intendevano essere indipendenti dal margraviato, non poterono così agevolmente accontentarsi, e videsi obbligato nel 1 18 e nel susseguente a muovere con esercito contro di essi. Ora nella prima di queste due campagne l’imperator Sigismondo, richiamato hi Ungheria dalle turbolenze che ivi seguivano a pulullaré, elesse Federico vicario dell’impero, titolo del quale adempì gloriosamente gli uffici, mercè la cura che si diede di rassodare in Alemagna la pace fino allora male osservata. Essendosi il duca di Pomerania insignorito dell’ Uekermnrck ossia della marca Ukrena, Federico nel 1420 portò la guerra in questa provincia, e venne a capo di farla rientrare in sua podestà, mediante il trattato che conchiuse à Perleberg nel seguente anno. Egli sì fatta spedizione mosse in aiuto dell’imperatore contro i ribelli della Boemia, che avevano a capo loro Giovanni Ziska. Il poco felice successo ch’ebbe in questo paese rattiepidiva l’animo di Sigismondo a di lui riguardo. Tuttavia l’alta stima che questo principe avea sempre fatta del suo valore inducevalo nel 1422 a collocarlo alla testa dell’esercito che l’imperatore spediva in Boemia. NelFanno medesimo, dopo la morte di Alberto III duca di Sassonia, ultimo della casa d’Ascaiiia, l’elcttor Federico si poneva fra-gli aspiranti a succedergli, e faceva in questo paese alcune conquiste; ma