CRONOLOGIA STORICA Sulzbach ; Wolfilde, la quarta fra queste figlie, divenne sposa a Rodolfo di Phulleudorff conte di BregenU in Isvevia. ENRICO Vili, detto il SUPERBO. lia6. ENRICO, appellato il SUPERBO ed anche il MAGNANIMO, succedendo ad Enrico il Nero suo padre nel ducato di Baviera, ricevette dall’ imperatore Lotario un prezioso pegno di stima e di affezione col dono che gli fece della mano di Gertrude sua figlia, la quale allora contava soltanto dodici anni. Le nozze furono celebrate con una Straordinaria magnificenza nella Pentecoste dell’anno 1127 jn certo luogo della Baviera denominato Gunzinlech da Ottone di San-Biagio. Enrico, oltre a questo ducato, possedeva per parte della madre i beni allodiali della casa di Billung in Sassonia, nel cui novero eravi pure la città di Luneburgo ; e la sua sposa poi gli aveva di più recata in dote Brunswick e il distretto del Veser, di cui Nordheim formava il capoluogo. Allorché suo padre ebbe cessato di n vivere, narra lo storico anonimo de’Guelfi, egli convocò » un’assemblea generale a Ratisbcna, ove, essendosi anche » egli recato con una schiera di genti, prese ad esaminare » giuridicamente tutti i disordini che intese essersi com-« messi, sia nella città, sia fuori, pose termine alle guerre » che i grandi del paese già da lungo tempo avevano fra » loro, ed intimata ai medesimi la condizione di una so-» lida pace che volea stabilire, fece si che promettessero 33 di uniformarvisi colla più grande esattezza; dopo di che, » fattosi esborsare il tributo che i cittadini gli dovevano, » usci da Ratisbona, lasciando il terrore in tutti gli ariimi, » e se ne andò a distruggere le fortezze de’briganti e dei » proscritti in tutta l’estensione della provincia«. Enrico si recò nello stesso anno (Chron. Saxort.) a raggiungere il suocero sotto la città di Norimberga, che egli teneva assediata, e che Federico d’HohenstaulFen con Corrado di lui fratello sostenevano nella ribellione. In sulle prime codesta spedizione non sortiva verun elletto; ma essendo Lotario ritornato Innanzi alla piazza col genero suo, venne a capo di soggiogarla. Durava tuttavia la discordia tra la famiglia d’Este e la santa sede rispetto al patri-