194 CRONOLOGIA STORICA splendere in esso molte eminenti prerogative con un grande ardore per la ricupera dell’intero retaggio de’suoi maggiori. Accompagnato dal suo tutore, egli portava la guerra l’anno 1147 nel paese di Dithmarses, che oggidì forma parte dcl-l’ Hólstein, sotto colore di voler vendicare la morte di Rodolfo conte di Stade, ucciso da quegli abitatori cinque anni prima, e la cui contea s’era a lui devoluta per mancanza di posteri. Egli domava la ferocia di questo popolo barbaro, e lo costringeva ad assoggettare il collo al giogo del proprio dominio. Restavagli ancora a ricuperar la Baviera, usurpata alla sua famiglia da quella d’Austria; ma non gli venne fatto di riuscirvi finché visse l’imperatore Corrado, non ostante che in ciò si adoperasse grandemente di concerto col proprio zio. Il merito del suo ristabilimento in questo ducato era riservato a Federico I, successore di Corrado, e cugino, per parte della madre, di Enrico il Leone. Federico non obbligava punto un ingrato, perocché in molte rilevanti occasioni Enrico gli dimostrò chiaramente la propria riconoscenza. Però avendoli in seguito posti in raggine fra di loro gli opposti interessi, le cose procedettero a tale punto eh1 Enrico si vide spogliato, sbandito, proscritto e costretto a condurre una vita errante per varii anni. Allora i nemici che l’imperatore gli aveva eccitati contro si divisero fra loro gli stati che teneva già dall’impero. Abbiamo qui sopra fatta parola nell’articolo dei duchi di Baviera cam’Enrico nella sua disgrazia restasse derelitto in questo ducato: ora la stessa sorte egli subiva in Sassonia, ove i conti di Schauenburgo, oggidì d’Hólstein, di Ratzeburgo, d’Oldemburgo, di Schwerin, di Luchow, di Diepholtz, di Hoya, ed. altri grandi vassalli della Sassonia, scossero il giogo di lui e si eressero sovrani indipendenti nei lor territori!. Né i vescovi che dipendevano dalla Sassonia furono men frettolosi in trar profitto dalla sventura di Enrico per togliersi dalla sua soggezione c mettersi in piena libertà : si videro allora gli arcivescovi di Brema e d’Amburgo e quelli di Magdeburgo, i vescovi d’Osnabruck, di Paderborn, di Verden, di Munstcr e d’Halberstadt usurpare i regi diritti e congiungerc nella propria persona al potere spirituale anche la temporale autorità sui lor diocesani. 11 ducato di Sassonia, per (al modo digradato, venne