DEI CONTI DEL MA1NE	117
che accolselo in sua corte, ove fu trattato con distinzione; ma nel io55 venne pienamente risarcito delle sue sventure montando sulla sede di Reims e divenendo cancelliere del regno: dignità ch’era come annessa a questa carica e che ne fu poi separata dopo la di lui morte. Quanto poi al conte Ugo, egli restò soggetto alla tutela di Goflredo che la facea da sovrano nel Alaine; ma una morte immatura pose fine a questa specie di cattività. Ugo chiudeva i suoi giorni nel 7 aprile io5i, lasciando dal suo matrimonio Er-jberto che segue, e N. sposa di Goffredo signor di Mayenne. Morto lui, quelli del Mans scoraggiati si resero a Goffredo Martello, il quale entrò per una porta della loro città nel punto medesimo che la contessa Berta usciva da un’ altra coi propri figli.
ERBERTO II.
     io5i. ERBERTO era in età giovanile, vale a dire al disotto di ventun anno allorché venne a morte Ugo li suo padre, giusta Guglielmo di Malmesburi, e non già suo fratello come sostiene M. di Saint-Marc. Goffredo Martello, contenendosi quale amministratore del Maine durante la minorcnnità di Erherto, continuò ad esercitare in questa contrada tutta l’autorità di conte fino al termine de’suoi giorni, sebbene per altro Erberto fosse riconosciuto come vero proprietario di tal contea, come lo attestano molti atti estesi vivente ancora Goffredo. Erberto gli sopravvisse soltanto due anni, essendo morto nel 1062 (V. S.), giusta la cronaca di Quimperlé, nella quale viene appellato fratello uterino di Conano duca di Bretagna, che infatti era nato dalla stessa madre. Tutti i moderni fanno morire celibe il conte Erberto; ma cosa certa si è eli’ egli ebbe moglie, sebbene di questa s’ignori il nome, e che da essa gli nacque una figlia nomata Margherita, la quale mal a proposito si reputa di lui sorella, e che essendo stata fidanzata in tenera età a Roberto figlio maggiore di Guglielmo il Bastardo duca di Normandia, mori innanzi al compimento del maritaggio il 12 dicembre io63 c veune sepolta a Fccamp. Egli fu anzi a riguardo di questi sponsali che Erberto trasmise morendo la contea del Maine a Guglielmo, raccomandando ai cit-