DEI CONTI DI LA VAL i75 qualificato conte di Lavai, di Montfort, di Quintin, d’Har-court, di che non possedeva che la metà, visconte di Rennes c di Donges, barone di Vitré, della Roche-Bernard, signore di Rieux, di Rochefort, delPArgouest, di Lillebonne, d’Au-bigné, di Bécherel, ec. Il padre di lui, che primo in quella famiglia aveva sposate le novelle opinioni trascinandone pure i propri fratelli, lo-crebbe negli stessi principii, ma avendolo la morte rapito il 28 giugno i56g, non gli concesse di poter compiere l’educazione di questo figlio. Fu dessa assunta dall’ammiraglio di Coligni di lui zio, cui perdette nel i572 alla funesta notte di San-Bartolammeo. Nel i578 egli rccossi accompagnato da milasettecento gentiluomini agli stati di Rennes per ivi contendere nella sua qualità di baron di Vitré la precedenza al visconte di Ilobati, ma i vescovi ed i signori degli stati medesimi sopirono il contrasto mercè una convenzione, la quale fermava che il visconte aprirebbe l’assemblea e firmerebbe gli atti del primo giorno, tornata alla quale M. di Lavai non interverrebbe, e che quest’ ultimo invece presiederebbe negli altri giorni c sottoscriverebbe la chiusura degli stati. Nel 1581 il conte di Lavai recossi all’armata che il duca d’Alencon assembrò verso Chateau-Thicrri, per muovere in soccorso di Cambrai già stretta d’assedio dagli Spagnuoli: la piazza infatti fu liberata all’approssimarsi delle truppe francesi, essendosi gli assedianti a precipizio ritratti. 11 conte di Lavai seguì nel i582 lo stesso duca nel suo viaggio in Inghilterra, d’onde questo principe ripartiva poi in febbraio per recarsi ad Anversa ad oggetto di farsi riconoscere ed inaugurare duca di Brabante. Accompagnatolo pure in questa città, fu ivi testimonio di quella cercmonia. Accadde nel 1583 quel fatto che si nominò la follia d’Anversa ; la quale fu un’impresa mal concertata che il duca d’ Alencon pose in opera per sorprendere questa città e rendersene assolutamente signore. Il conte di Lavai, che trovavasi in questa spedizione da lui stesso molto disapprovata, serbò la vita a molti Francesi che s’annodarono intorno a lui, e ciò per Io rispetto che gli abitanti di Anversa conservavano alla memoria di suo padre e di suo zio. Egli recossi nel 1586 nel Saintonge co1 due suoi fratelli signori di Rieux e di Sailli presso il principe di Condc, che