CRONOLOGIA STORICA soccorsi pertanto i paesani del Mans vennero a capo di cacciar via Baccone, e di porre Ugo nel godimento della contea del Maine. Allorché Gervasio non ebbe più mestieri del conte d’Anjou, neglesse l’obbligazione eh’erasi assunto verso di lui; ma Goffredo Martello non era tal principe che gli si potesse impunemente mancar di parola. Quindi per vendicarsi della mala fede del prelato, si recò ad assediarlo nel castello di Loir. Di quest’atto di ostilità alcuni assegnano un altro motivo, ed è, che Gervasio, dicono essi, avea fatta sposare ad Ugo nel io/fo Berta figlia d’Eude II conte di Blois e vedova di Alano III duca di Bretagna a dispetto del conte d’Anjou, che disapprovava questo maritaggio, e fors’anche ogni altro del giovine conte, nella speranza di divenire suo erede ( Bouquet, tom. XI, pag. j36). Checché ne sia, il conte d’Anjou, trovando negli assediati più resistenza che non avea immaginato, sostituì l’inganno alla forza. Avendo pertanto tratto Gervasio nel suo campo sotto colore d’ un’ amichevole conferenza, s’impossessò della sua persona. e tennelo prigioniero per lo spazio di sette anni, come si scorge negli atti del consiglio di Reims celebratosi nel io4g, ove gli fu minacciata la scomunica, se al prelato non restituiva la libertà. Goffredo piegava a questa minaccia, obbligando per altro Gervasio in prezzo della sua libertà a cedergli il castello di Loir con altre piazze, che gli quadravano, ed a promettere che non entrerebbe più nel Mans finché Goffredo vivea. 11 prelato ritirossi in Normandia presso il duca Guglielmo, la custodia di tulle le chiese d’Anjou e del Mai ne; perocché egli ne eccettuò la tutela delle chiese cattedrali d’ Angers e di Mans, come pure delle altre chiese eh’ erano sotto speciale tutela del re per un singoiar privilegio, ma ne eccettuava il suo diritto di regalia durante la vacanza di dette cattedrali nel modo stesso di’egli e i re suoi antecessori ne aveano goduto, dappoiché le contee d’Anjou e del Maine aveano comincialo ad essere in possesso di Carlo I re di Sicilia e conte delle dette provincie. Nondimeno Filippo di Valois, che mediante la sua assunzione al trono avea congiunto ai regi dominii l’Anjou ed il Maine, donando a Giovanni suo primogenito queste due contee col ducato di Normandia, gli lasciò pure il diritto di regalia sui lor vescovadi, non riserhandòsi che il servigio, siccome feudi, la giurisdizione e l’alto dominio reale. Tale esempio per altro non può applicarsi a trarne conseguenze, perocché Giovanni era presuntivo erede della corona ( Brussel, pag. 299 e seg.).