DEI CONTI E DUCIII DI BRETAGNA 281 CARLO di BLOIS e GIOVANNI di MONTFORT. 1341. CARLO di BLOIS e GIOVANNI di MONTFORT aspirarono entrambi al ducato di Bretagna dopo la morte di Giovanni il Buono; il primo siccome sposo della nipote di esso Giovanni e designato di lui successore, il secondo quale figlio di Arturo II c di Yolanda' seconda di lui consorte. Giovanni di Montfort, fatto consapevole della morte di Giovanni III suo fratello, si rendeva a Nantes, ove fu riconosciuto duca di Bretagna, e in breve tempo s’impadroniva di quasi tutto il ducato. Allora Carlo di Blois inalzava le sue querele al re di Francia: citavasi Montfort a comparire: egli si recava a Parigi con quattrocento gentiluomini, si presentava davanti al re, ma poi ritiravasi prima che fosse deciso l’affare. Intanto i pari assembrati a Conflans emanarono nel 7 settembre 1341 un giudizio in favore di Carlo, ed il re per farlo eseguire spedì un’ armata in Bretagna sotto la guida del duca di Normandia suo primogenito. Prese avendo Cha-tcaeeaux e Carquefou, il duca assediava Nantes, ove Montfort, die vi si era rinchiuso, si rese prigione: così il contrasto potea sembrar terminato: ma la fermezza'di Giovanna di Fiandra, sposa di Montfort, impedì i tristi effetti che naturalmente dovevano conseguire dalla prigionia del marito. Questa eroina, che fu tra le più coraggiose principesse che ricordi la storia, rasserenò gli animi, e tenne fermo un partito che ormai pareva spacciato. La si vide praticare tutti gli uffici del generale il più destro e sperimentato, ed insieme del soldato più 'valoroso, marciare in campo coll’elmo in testa e colla spada alla mano, difendere assedii, assaltare città, combattere in mare ed in terra. Verso la stessa epoca un’altra eroina si rese illustre pel suo valore in Bretagna contro la Francia 5 e fu questa Giovanna di Bellevilie, vedova di Oliviero di Clisson, cui lilippo di Valois sopra accuse di corrispondenza col re di Inghilterra, senza veruna formalità di processo, avea fatto pubblicamente decapitare a Parigi (Voy, tom. I, pag. 5g6, col. 2). Giovanna coll’intendimento di vendicare la morte dello sposo mosse alla testa di quattrocento uomini verso un castello, il quale teneva per Carlo di Blois, ed allorché