DEI CONTI D’ALENgON 217 cesco, il quale, nato il 18 marzo i554, avea ricevuto nel battesimo il nome di Ercole, che poscia nella confermazione cangiava con quel di Francesco. Questi, che in età molto*tenera fu colpito dal vaiuolo e ne rimase affatto mal concio, fin dall’infanzia manifestò per Enrico duca d’An-jou altro suo fratello una somma antipatia, che non potè mai sminuirsi col crescere dell’età. Nel i5y3 questi due principi furono inviati all’assedio della Rochelle. Nell’anno poi susseguente il duca d’Alencon per leggerezza di spirito, e colla mira di salire sul trono dopo la morte di Carlo, si dichiarò capo del partito che appellavasi de’ Malcontenti e de’Politici. Quindi la regina madre lo faceva arrestare insieme col re di Navarra : ma Enrico 111 nel punto del suo innalzamento al trono donò ad essi la libertà. Questo atto generoso non valse a riconciliare il duca col fratei suo; anzi non andò guari che si scoperse una cospirazione, nella quale pur esso avea presa parte contro la persona di questo monarca. Enrico volle ammettere le sue scuse; ma per questo non se lo rese meglio riconoscente. Il rifiuto che ven-negli fatto della luogotenenza generale del regno indusse Francesco a gettarsi novellamente nel partito dei Malcontenti. Il i5 settembre dell’anno stesso, lasciata d’improvviso la corte, ei si rendeva nel Bourbonnais per collocarsi alla testa dei lìeitri, che il palatino Giovanni Casimiro aveva guidati in Francia ; ed ivi nell1 r 1 marzo seguente fu raggiunto dal re di Navarra, col quale disegnò le operazioni della campagna. L’esercito di questi due-principi era forte di trentamila armali e bene agguerrito : cd il re dr Navarra ne cedette al duca d’Alencon il comando. Tuttavolta con si grandi forze nulla s’jntraprese di grande: perocché gli spedienti maravigliasi della regina, che dagli Ugo noti si appellatati malie, i disegni bizzarri ed incostanti del duca d’Alencon e la ordinaria volubilità de’ lìeitri gli arrestavano ad ogni passo (Mèzerai). Finalmente essendosi la regina recata a visitare nel seguente anno (i5j6) all’abazia di Beaulieu presso Loches il duca di Alencon, venne a capo di ricondurlo al dovere, assicurandogli con un trattato sottoscritto il 10 di maggio il possesso dei ducati di Anjou e di Berri in supplemento di appanaggio. Da quest epoca in poi egli non fu appellato con altro titolo che