DEI DUCHI DI NORMANDIA 45 Kures presso IJayeux verso le feste di Natale una corte solenne delle più sontuose e magnifiche, la quale fu, giusta Roberto du Nfont, così numerosa, che essendosi, radunati ad una medesima tavola tutti i gentiluomini aventi nome Guglielmo, si trovarono essi in numero di centodieci. Questo principe’essendosi dappoi ribellato contro il padre, fermò nel 1174 col conte di Fiandra di praticare uno sbarco in Inghilterra; ma mentre erano già pronti a por piede sulle navi a Gravelines, abbandonarono l’impresa intendendo come i ribelli inglesi, sui quali contavano, erano già rientrati al dovere. Allora si posero in cammino per raggiungere il re di Francia^che in assenza del vecchio Enrico avea fatta irruzione in Normandia,-ed assediarono Rouen, i cui abitatori stavano con coraggio in sulla difesa. Correva allora l’agosto, ed essendo prossima Ja festività di San Lorenzo, il re fece bandire per quel giorno «un armistizio, affine di potersi dedicare più liberamente alla special divozione che aveva a quel santo. 1 cittadini pertanto, fidando sulla sua parola, si tennero per modo sicuri, che uscirono dalla città per sollazzarsi, danzare e giuoca^e sulle sponde del fiume. Il conte di Fiandra tentava allora d’indurre-il monarca a trar partito da questa imprudenza per assaltare la città prima clic il popolo avesse tempo di rientrarvi. «Non piaccia a Dio, rispose Luigi, ch’io operi in questa » guisa! Non sapete voi clic ho concesso alla città questo r> giorno di riposo in onore di San Lorenzo? n Tuttavia avendo i grandi tutti unanimi tacciata di dcbolezzà e di vano scrupolo questa risposta, e fattogli conoscere come la frode o il valore son cose eguali appetto al nemico, e come in fine l’occasione era troppo bella per lasciarsela fuggir di mano, il buon re si diede per vinto. L’armata si pose dunque in marcia non già a suono di tromba, ma dietro sordo romore de’segreti ordini de’capitani. Avvenne in quel punto, che essendo parecchi chierici saliti sulla torre del comune, ebbero a scorgere de’movimenti nel campo francese. Tostamente uno fra loro suonò a.stormo la campana : a questo segnale tutti i cittadini corsero a’ loro posti, e ciucili di’erano usciti si diedero sì gran fretta ch’ebbero il tempo di rientrarvi. I Francesi per parte loro inoltratisi con eguale velocità verso le. mura, si posero a scalarle in