DEI CONTI D’ANJOU 9« vassalli, apparecchiandosi anche ad esigerlo; ma i baroni dell’Anjou e del Maine si opposero a tale imposta affermando, che ogni privilegio odioso si deve restringere, che i vassalli del conte non gli dovevano la richiesta gabella, ma che dato il caso, la dovevano solamente ciascuno ai propri signori ; e che finalmente quanto ad essi, non erano tenuti a cagione delle loro baronie, nè a taglie nè a tributi, ma solamente al servigio d’uomini e di armi, non essendosi altrimenti accostumato ne’ tempi anteriori. A capo degli opponenti si trovavano il conte di Vendome, cd i signori di Mayenne, di Craon, di Lavai, di Lassai, di Ma thè« t'elon e di Siile, e questi prestò materia ad una lite, che venne giudicata dal bailo d’Anjou a favore di Carlo. Gli oppositori appellarono da questa sentenza alla corte del re; ma scorgendo quel tribunale già disposto a confermarla, si rappacificarono col conte, sottoponendosi al suo volere ( Mss. d’ Hcrouval ). Carlo dopo aver ceduto nel l'òo’j il Maine a Filippo suo figliò, che nel i328 sali sul trono di Francia, venne a morte a Nogent-lc-Roi nel 1(3 novembre dell’anno i325 (V. 1 conti di Valois). Gl 0 VANNI. Nell’anno i332 (N. S.) GIOVANNI, figlio del re Filippo di Valois, fu investito delle contee d’Anjou c del Maine, non meno che del ducato di Normandia, da tenersi in pariato, mediante lettere del re suo padre in data 17 lebbraio ; ma salito poi sul trono nel i35o ricongiunse questi domimi alla corona. LUIGI I. Nel 1356 LUIGI, secondo figlio del re Giovanni, nato nel 23 luglio 133g a Vincenncs, ricevette in proprio ap-panaggio le contee d’Anjou e del Maine colla baronia di Chateau-du-Loir c colla signoria di Chantoccaux. Egli combattè nel ig settembre dello stesso anno alla funesta giornata di Poitiers, ove il re suo padre rimase prigione. Questo monarca, ricuperata la libertà mcrcè il trattato di Bretigni nel 25 ottobre i36o, eresse con sue lettere estese a Boulo-