DEI DUCHI DI NORMANDIA .9 *uo nome contro qualcuno, perdi’ei fosse tenuto a comparire in giudizio: ond’ ebbe origine, secondo la più comune opinione, quel famoso grido di /taro, che ancora a’ nostri giorni (17H7) usasi in Normandia. Le leggi ch’egli portò contro i ladri vennero osservale con tanta esattezza, che nessuno osava nemmeno raccogliere ciò che a caso trovava, per Io timore non si riputasse lui averlo involato; intorno a che narrasi, come avendo un dì questo principe appeso uno de’suoi braccialetti ai rami d’una quercia, sotto cui erasi riposato in una partita di caccia, cd avendoselo poscia dimenticato, questo rimase colà per tre anni senza che persona del mondo avesse l’ardire di levamelo : tanta persuasione si avea che niente potesse sfuggire alle ricerche ed alla severità di Rollone. A questo principe si attribuisce l’instituzione dello scacchiere o parlamento ambulante, che poscia fu reso sedentario a Rouen. Rollone aveva sposata Pope ovvero Papia figlia del conte Berengario (e non già di Valerano conte di Vexin), che poi ripudiava per prendere in moglie la figlia di Carlo il Semplice. Ma essendo questa mancata nell’anno 919, attesi i mali trattamenti del marito, che non amavala perchè francese, Rollone riprese Pope; donde ebbe Guglielmo ed Adele detta anche Ileloys e Gerloc (tre nomi della stessa persona) che fu sposa a Guglielmo Testa di Stoppa conte ili Poitiers. Il grido di guerra dei Normanni era questo: Diex aix, Dio ci aiuti. GUGLIELMO I detto LUNGASPADA. 927. GUGLIELMO successore di Rollone suo padre, illustrò il principio del suo regno con diverse imprese contro i Bretoni, che aveano a loro capi Rerengario ed Alaino. Riuscito vincitore contro di entrambi, accolse il primo nella sua grazia, e costrinse il secondo a rifuggiarsi in Inghilterra, donde non fece ritorno prima dell'anno g36. Guglielmo prestò omaggio nel g33 al re Raule, che gli concesse in dono le terre dei Rretoni situate sulla costa marittima, vale a dire l’Avranchin e il Cotentin (Frodoard). Avvenne che Riulfo conte di Coutances si ribellò al suo nuovo signore ; ma Guglielmo piombando sopra gli ammutinati, ne fece a pezzi un gran numero, sicché a mala