DEI DUCIII DI NORMANDIA La fama di Guglielmo volava intanto per tutta Europa riempiendola d’ammirazione; c già Alfonso il Valente ridi Castiglia nel lo6S gli Iacea chiedere in isposa mercè una solenne' ambasciata la di lui figlia Agata, dagli Spa-gnuoli appellata Aguéde, la quale per lo innanzi era stata promessa al principe Araldo, cui ella tuttavia compiangeva. La principessa a suo malgrado costretta a far vela por unirsi ad uno sposo che non avea mai conosciuto, com’ era suo desiderio, soccombca nel tragitto agli incomodi del marittimo viaggio ( Orderic. Pital, apua Bouquet? toni. XII, pag. 6o5 ). Guglielmo, allorché stava meditando la conquista d’Inghilterra, avea promesso al re Filippo per tenerselo amico, di cedere, se gli riusciva l’impresa', i suoi stali di terra-ferma a Roberto suo figlio maggiore, e per conseguenza gliene avea afiche data l’investitura, facendogli prestare omaggio dai baroni del suo regno. Ma per quante istanze glie ne facesse Roberto, egli sempre rifìutavasi di spogliarsene, dicendo di non essere così pazzo da lasciarli prima della sua morte. Roberto per tanto non potendo ottener giustizia dal padre, nel 1073 prese il partito di farsela da se stesso col mezzo dell’armi. Però la sollecitudine e destrezza del padre troncava i suoi disegni c sconcertava i suoi partigiani: dopo averli inseguiti di luogo in luogo, venne ad assediarli finalmente nel castello di Remalard, dove s’erano chiusi; ma Roggero di Montgomeri sì rese allora mediatore fra il padre ed il figlio, e gli riuscì di riconciliarli mercè una simulata rinuncia clic faceva quest’ ultimo. Nell’anno ioy5, e non già nel 1076, come nota D. Labincau, Guglielmo proponendosi di sottomettere la I.re-tagna, entrava armatamano in questa provincia e stringeva d’assedio Dol. Fu pretesto a tal guerra l’asilo clic il conte Iloel avea dato a Ralph di Gacl, uno de’signori del paese i più contrarii a questo monarca. Ralph ed Alano Fergent figlio del conte s’erano ritirati in Dol, sostenendone con vigore l’assedio; ma tuttavia pel tihiore di ’essere astretti colla forza ad arrendersi, chiamavano il re Filippo I in loro soccorso. Questo principe, accorrendovi personalmente, obbligò Guglielmo alla ritirata con perdita rilevante d’ uomini e di cavalli. I due regnanti, dice Matteo Paris che