5i4 CRONOLOGIA STORICA mettendogli la posizione della Lorena di prender parte nelle controversie di Francesco I e di Carlo V, ebbe la destrezza di far approvare dai due monarchi l’esatta neutralità in cui spingevalo la necessità. Egli non uscì dal suo ducato se 11011 per dar opera ad accordarli insieme, e per poco non ci riuscì. II principal frutto che raccolse dalla tranquillità f>er lui regnata in Lorena, fu di poter occuparsi della fe-icità de’suoi sudditi. Lo ottenne, e la sua beneficenza gli meritò ¡^soprannome di Buono, preferibile a quello di conquistatore. I\on può esprimersi il dolore sentito per tutta Lorena della sua morte, avvenuta a Bar-Ie-Duc il i4 giugno 1544: s* sarebbe detto essere stato un angelo sterminatore che colpì ciascun padre di famiglia. La vista commovente di questa desolazione generale fece impressione sugli animi meno aperti alla pietà. Allora le truppe di Carlo V scorrevano la Lorena e il Barrois per recarsi all’assedio di Saint-Dizier. Il soldato, benché in allora tanto feroce quanto indisciplinato, ne fu tocco al segno di rispettare il dolore di quel popolo costernato, e per timore di aggiungere nuovi rammarichi alla pubblica afflizione non osò chiedere ciò che in altri tempi si sarebbe rigorosamente preteso. La salma di principe così eccellente fu trasferita ai Francescani di Nanci. Egli lasciò dalla sua sposa, morta nel i53g, Francesco che segue; Nicola vescovo di Verdun e di Metz, poscia nel i548 conte di Vaudemont, ceppo del ramo di Mcrcoeur; ed Anna maritata a Renato di Chalons principe d’Orange. FRANCESCO I. i544. FRANCESCO, marchese di Pont-à-Mousson, nato il i5 febbraio 1517, allevato alla corte di Francesco I suo padrigno e stimatissimo da quel monarca, succedette nel i544 al duca Antonio suo padre. L’anno stesso, mentre Car- lo V assediava la città di Saint-Dizier, si recò presso il monarca ed il re Francesco I per indurli alla pace. Egli avea già fatto qualche progresso, quando fu colto d’apoplessia che il costrinse a farsi trasferire a Bar-le-Duc. Egli morì il 12 giugno dell’anno dopo a Remiremont assai compianto da’suoi sudditi, che sul suo regno fondavano grandi