CRONOLOGIA STORICA teso clic avea un figlio da sostituire a lui. Per la quale risposta furibondo l’imperatore ordinò che il conte venisse impeso alla forca a vista della piazza. Ma i signori che lo accerchiavano, a forza di rimostranze e di preci ottennero la i¡vocazione dell’ordine. Si continuò l’assedio ad onta dell’imperatore, il quale dopo fatti i maggiori sforzi dovette levarlo. Egli ritornò in Alcmagna traendo seco il suo prigioniero, cui lasciò in libertà in capo a qualche tempo, dopo averlo obbligato a rendergli omaggio oltre aver esatta grossa somma pel suo riscatto. Nel m4 il conte di Luxemburgo avendo consegnato a Rinaldo la contea di Verdun, questi si mise in via per prender possesso della città. Ma gli abitanti gli chiusero le porte. Questo affronto fu seguito da una battaglia in cui il conte di Bar riportò pericolosa ferita che lo astrinse a ritirarsi. L’anno 1118 giusta Alberico, 0 l’anno 1120 giusta lo storico moderno di Verdun, Enrico, nuovo vescovo di quella città, vedendosi ricusato dal clero e dal popolo, si collegò con Rinaldo per obbligar que’di Verdun a riceverli l’uno e l’altro, e vi riuscirono prendendo la città cui misero a ferro c fuoco. L’imperatore a questa nuova mandò ordine di scacciare il vescovo e diè la contea di Verdun ad Enrico di Grand-Pré. Sorse guerra tra i due concorrenti, che fini nel 1 ia4 con trattato in cui RinaMo fu confermato nella dignità contrastatagli. L’anno i>3a Alberon, nuovo vescovo di Verdun, intraprese di far cessare le rapine che la guarnigione posta dal conte di Bar nella torre di Couverlouse presso quella città esercitava a danno di quanti entravano in città 0 ne uscivano. Perciò concertò con Alberto di Merci primicerio della sua chiesa d’impadronirsi della piazza, e vi riuscirono mercè 1111 soldato della guarnigione da essi corrotto. Per vendicarsi il conte, raccolta milizie, si presentò davanti Verdun la seconda festa di Pentecoste e provocò gli abitanti a un combattimento che il vescovo gli vietò accettare. Non potendo trarli fuor delle loro mura, Rinaldo accantonò le sue truppe in tre castelli vicini per intercettare le vittuarie in città e dar il guasto nei dintorni. Il vescovo alla testa de’ suoi diocesani si portò ad attaccare il principale di que’ castelli chiamato Rosat, lo prese, e fece prigione il comandante. Rinaldo temendo la stessa sorte per le altre sue fortezze e