DEGLI ANTICHI DUCHI D’ALSAZ. E SVEVIA 581 seie ottenne il perdono del figlio, ma la bontà di Corrado non cangiò- in nulla il cuore di quel giovine principe. Tosto che il vide affaccendato in Italia, si mise nell’anno 1027 alla testa di una nuova lega contra il suocero, e varcato il Reno colle sue truppe saccheggiò in Alsazia tutte le terre dei signori che ritrovò fedeli a Corrado, derubò e pose a rovina i castelli di Ugo conte del Nordgaw, e gettatosi quindi nell’alta Borgogna, vi diede il guasto, pretendendo dover quel regno in lui riverirsi dalla ragione materna. Se non che discacciatone ritornò in Alemagna, ove pose ? ruba parecchi doviziosi monasteri, e Corrado allorché fu di ritorno non lasciò impuniti quegli eccessi. Recatosi in Ulma, tenne una dieta generale per decidere della sorte di Ernesto; il quale abbandonato da’suoi partigiani, non trovò altro spediente che di porsi a discrezione del proprio sovrano, che il mandò in Sassonia per esser rinchiuso nella fortezza di Gibichenstein presso Hall. In riguardo all’imperatrice non gli fu dato successore nè in Alsazia né in Svevia, e ad istanza di lei lo rimise anche in libertà nel io3o. Ma non avendo voluto Ernesto adempiere alle condizioni impostegli per ottenerla, fu dichiarato per nemico pubblico e posto al bando dell’impero nella dieta di In-gelheim (JVippo\ e nel 18 agosto dell’anno stesso fu ucciso in singolare certame per mano del conte Manegold. II suo corpo fu seppellito nella cattedrale di Costanza, non avendo lasciato che una figlia di nome Ida dalla sua sposa, sorella di papa san Leone IX. ERMANNO IV e CORRADO II. io3o. In quest’anno il ducato di Svevia rimase per qualche tempo separato da quello d’Alsazia. Il primo fu conceduto ad ERMANNO fratello di Ernesto, che non essendo ancora in età di amministrarlo da sè, fu posto sotto la tutela di Warman vescovo di Costanza. Nel io38 egli accompagnò l’imperatore Corrado sposo di sua madre in Italia,«ove morì il 28 luglio dell’anno stesso, e fu seppellito a Trento (PFippo et Herman. Contract.). Il ducato d’Alsazia passò nelle mani di CORRADO du-