126 CRONOLOGIA STORICA stretto a ricalcar le sue traccio lasciava le sue genti al conte di Belleme, perchè continuasse la guerra. 11 conte sostituendo alla forza l1 inganno, traeva Elia in un agguato, dove egli restò preso il 28 aprile del 1098 dopo essersi valorosamente difeso. Roberto lo traduceva subitamente a Rouen, ove trovavasi il re d’Inghilterra, che fuori di se dal contento per sì fatta prigionia, lo faceva rinchiudere nella gran torre di Rouen, ed indi nel giugno partiva per recarsi a prendere Mans. Però Foulques conte d’Anjou, eccitato da quegli abitanti, lo aveva di già prevenuto entrando il primo maggio nella città colle proprie schiere. Giungeva intanto Guglielmo dinanzi alla piazza con cinquantamila soldati, e tostamente la stringeva d’assedio. Ma dopoché ebbe dato il guasto alla campagna, ed incendiato il villaggio di Coulaines, veggendo appressarsi il tempo della messe, licenziava una parte del suo esercito perchè attendesse alla ricolta, e lasciati trecento cavalieri a Roberto di Belleme coll’ordine di ripigliare l’assedio dopo seguita la messe, faceva ritorno in Normandia. Lui assente, il conte d’ Anjou corse ad assediare Balon, cui Paycn di Montdoubleau, che n’era il signore, aveva di già consegnato al re d’Inghilterra; ma sorpreso in una sortita dagli assediati, fu da loro posto in fuga e perdette assai gente che restò prigioniera. I più distinti fra questo numero furono Gautiero di M011-soreau, Goffredo di Briolai, Giovanni di Blazon e Berlai di Montreuil. Intanto il re d’Inghilterra, fatta leva in Normandia d’una nuova armata, giunge a Balon nella terza settimana del mese di luglio, e di là si volge a ripigliare l’assedio di Mans. Impaurito alla vista della moltitudine e dell’ ordine mirabile delle di lui schiere, Foulques coi suoi più distinti offiziali determinò, in un consiglio preso col vescovo Ildeberto, di rinunziargli la piazza, a patto però che riponesse Elia in libertà non meno che gli altri prigioni. Il monarca inglese accettò la proposta che gli fu dal prelato recata; ed Elia da Bayeux, dove l’aveano trasferito, fu condotto innanzi al monarca a Rouen tutto nero e sudicio, al quale, dice Orderico Vitale, egli fece il sacrifizio della propria eredità, e dimandò per somma grazia di essere ammesso nel numero de’suoi cortigiani. Guglielmo stava già per acconsentirvi, ma ne venne stornato dal conte