I74 CRONOLOGIA STORICA tranquillamente morì il i3 dicembre dello stesso anno i56y, e fu sotterrata con poca pompa nella chiesa di Saint-Thugal, ove sulla sua tomba venne scolpito il seguente epitaffio: Qui giace il corpo della chiarissima ed eccellente Guionne contessa di Lavai, per lo innanzi appellala Renata di Ricux, sposa dell’altissimo e potentissimo signore messer Luigi di Saint-Maurc, marchese di Neslc, conte di Joigni, cavaliere dell’ ordine del re, e figlia dell’ estinto illustre ed eccellente signore messer Claudio di Rieux conte d’Har-court, e della eccellente Caterina di Lavai, la quale cessò di vivere nel castello stesso di Lavai il i3 dicembre del 156anno appunto delle turbolenze di Francia per la riforma della religione. ... I cattolici, dappoiché ella ebbe abbracciato il calvinismo, la nominavano Guionne la pazza. Uopo è convenire per altro che costei possedeva grandi prerogative, e che ne’suoi dissapori col marito tutto il torto non era dal lato suo. Il conte Guido XVIII non era tale da piacere ad una donna di spirito e di buon gusto: oltre ad avere il collo torto e bassa la figura, era altresì d’un carattere bizzarro, e mancava d’idee e di buona condotta nelle faccende. Morì questi a Parigi il 9 settembre i5j2, dopo avere sposata in seconde nozze Maddalena figlia del cancelliere Oliviero di Leuville (V. Luigi di Saint-Maure conte di Joigni). GUIDO XIX. ¡567. GUIDO fu il nome che assunse, succedendo a Guionne sua zia nella contea di Lavai, Paolo di Coligni nato l’u agosto 1555 da Francesco di Coligni signor di Andelot, colonnello-generale dell’infanteria francese, sovran-nominato il cavaliere Senzapaura, e da Claudia di Ricux figliuola di Claudio di Rieux conte d’Harcourt e di Caterina di Lavai primogenita di Guido XVI conte di Lavai e di Carlotta d’Aragona prima di lui consorte. Non però tutta l’eredità della zia in lui ricadde: dacché le terre da essa possedute in Normandia furono compartite fra Guido XIX ed il marchese d’Elbeuf, giusta la consuetudine del paese; ma quanto poi ai dominii situati nell’altre provincie, questi si rimasero interamente nel primo, il quale negli atti viene