CRONOLOGIA STORICA ncur, pag. 249 )• Froissart parlando di questa campagna ci ricorda che la casa di Lavai usava come grido di guerra Saint-Py-Lavai. Guido XII trovavasi nel 138y con Beau-manoir e col contestabile di Clisson nel castello dell’ Iler-mine, allorché il duca di Bretagna Giovanni di Montfort fece ivi arrestare secretamente il contestabile col proponimento di farlo perire. Ma essendosi accorto del tradimento per l’alterazione ch’ebbe ad osservare sui lineamenti del duca, il signor di Lavai esclamò : Ah monsignore, per Iddio, che vi proponete di fare ? Non abbiate alcuna mala volontà intorno a mio cognato Clisson. Il duca perciò incollerito, in cambio di rispondere gli commise di ritirarsi; ma Lavai che volea pure a qualunque prezzo salvar la vita al cognato e risparmiare una scelleranza al suo principe, restava dentro al castello ; sicché fatto nella sera consapevole da Bazvaleno del comandamento che quegli avea ricevuto di affogare Clisson durante la notte, gli riuscì d’indurlo a sospenderne l’esecuzione. Questo fu salvezza a Clisson. Il duca che avea scorsa la notte nella massima agitazione, apprendendo da Bazvaleno, allorché si alzò, che Clisson era pur anco vivo, lo abbraccia e gli rende grazie di avere salvato a lui stesso c l’onore e la vita. Entrato Lavai qualche momento dopo, il duca si fece un merito presso questo signore di non avere attentato ai giorni del contestabile, assicurandolo che solamente a di lui riguardo gli aveva lasciato in vita il cognato (V. i duchi di Bretagna). Allor quando la duchessa Giovanna di Navarra vedova di Giovanni il Valente, conchiuso un nuovo matrimonio con Enrico IV re d’Inghilterra, si disponeva nel 1402 a recarsi a raggiungerlo, invitò il duca di Borgogna Filippo 1’Ardito a venirla a trovare. Il duca si trovò il i.° ottobre a Nantes, ov’ella coll’assenso del suo partito gli affidò il 19 del mese stesso la tutela dei suoi figli e la reggenza del ducato durante la minorità del maggiore. Molti signori bretoni, a capo dei quali stava il conte di Penthiévre, si opposero a questa disposizione; sicché il duca di Borgogna scorgendo gli animi cotanto divisi abbandonava il 3 dicembre la Bretagna, traducendo seco lui il giovane duca Giovanni ed Arturo di lui fratello. Quindi i signori dopo il suo ritirarsi riposero l’amministrazione del ducato in mano del signor di Lavai.