3o2 CRONOLOGIA STORICA far entrare nei propri interessi i principi del sangue. Siccome fin dal 18 luglio 1463 stava in trattato di alleanza col conte di Charolais, la maggior parte degli altri principi e dei grandi dello stato, siccome malcontenti del re, si mostrarono disposti a secondar le sue viste. Ma il monarca fatto consapevole di questo intrigo, convocava per dissiparlo l’assemblea degli stati a Tours pel giorno i5 dicembre 14^4? e<^ ’n ess* ragionava con forza contro i perturbatori della pubblica quiete. I principi parvero mossi dal suo discorso, e gli manifestarono proteste di attaccamento, che il fatto ben tosto smentiva. Sul cominciare del seguente anno il duca di Bretagna ricevette ne’suoi stati il duca di Bcrri, ed avvisò quel di Borgogna, come si era posto a capo dei principi e dei grandi per provvedere agli abusi introdottisi nel governo. Il conte di Charolais colla permissione del padre faceva allora leva di truppe, e scoppiava la guerra sotto Io specioso titolo del ben pubblico. II duca di Bretagna, postosi in cammino alla testa di diecimila uomini per raggiungere il conte di Charolais accampato nella pianura di Longjumeau, fu arrestato tra via a Chateaudun dall’esercito reale, che gl’impedì di trovarsi alla giornata di Montlheri combattuta nel 16 luglio i465. Pochi giorni appresso le due armate di Bretagna c di Borgogna si trovarono unite: la vista della prima colmò di maraviglia i Borgognoni, e diè loro un’alta idea della potenza del duca di Bretagna ; perocché tutta questa moltitudine vivea, dice Commines, a spese del di lui erario. Intanto che l’armata dei principi tenea bloccato Parigi, i Bretoni s’impadronivano di Pontoise e facevano sopra Meulent un tentativo che riuscì infruttuoso ; ma nell’8 ottobre si rendevano poi signori d’Evreux. Il re teneva allora una conferenza coi principi per provvedere alla pace, ma gl’ interessi del duca di Bretagna erano forse la cosa più malagevole da maneggiarsi. Mercè l’accomodamcnto il quale il monarca venne con essolui, la sentenza pronunciata dal conte del Maine contro del duca fu annullata, ed il re dichiarò che le regalie dei vescovadi vacanti di Bretagna, la custodia delle chiese, il giuramento di fedeltà dei vescovi, e il compenso della loro giurisdizione spetterebbero ad esso duca. Le lettere-patenti stese a questo riguardo ven-