ago CRONOLOGIA. STORICA grosso. Avendo la duchessa di lui madre sposato per procura nel 3 aprile dell’anno susseguente Enrico IV re di Inghilterra, il duca di Borgogna si recò in Bretagna, ove nel giorno 19 ottobre venne eletto reggente del ducato e tutore del giovane duca e de’suoi fratelli dal maggior numero dei prelati e de’baroni. Egli quindi partiva da Nantes nel 3 dicembre seguente per far ritorno a Parigi, secolui conducendo li principi suoi pupilli; e la duchessa Giovanna ai 26 dello stesso mese se ne andava invece a Camaret, dove la flotta inglese attendevala per tradurla in Inghilterra. Riaccesasi nel i4o3 la guerra tra la Francia e gli Inglesi, una flotta di questi ultimi fece una ragguardevole preda sulle coste della Bretagna. Allora i Bretoni eccitati dal contestabile di Clisson, acerrimo nemico degl’inglesi, ponevano in mare una flotta di trenta vascelli, la quale essendosi abbattuta in quella dell’Inghilterra nella Manica, in luglio si azzuffava con essa, le toglieva quaranta vascelli e facea mille prigioni, oltre a cinquecento altri nemici che nel combattimento restarono uccisi. Incoraggiati da questa buona ventura, i Bretoni allestivano poi un novello armamento , col quale recatisi a saccheggiare e bruciare Pii-mouth, se ne tornarono carichi di bottino. Nell’anno i4o4 il duca Giovanni essendo stato dichiarato maggiore, prestò omaggio nel 7 gennaio al monarca. Due anni appresso egli entrò in discordia col nuovo duca di Borgogna figlio del suo tutore, e prese il partito del duca d’Orleans. Essendo stato il contestabile di Clisson spogliato delle sue cariche dal duca stesso di Borgogna, questa sua sventura ridestò l’odio dei nemici ch’egli aveva in Bretagna. Ritiratosi nel suo castello di Josselin, ivi egli cadde infermo, e fu allora che videsi citato a rispondere davanti al giudice di Ploermel intorno a varii delitti e malefici di cui lo accusavano gli uffiziali del duca di Bretagna. Non avendo Clisson data risposta a codesta intimazione, il duca mosse con alcune genti per assediarlo ; ma centomila franchi che Oliviero gli fece offerire stornarono questa procella. Morì egli ai 23 di aprile lasciando una figlia erede del suo rancore contro la casa regnante, e gelosa di quella di Penthievre, che da lei veniva assolutamente governata.