DEI DUCII1 DI NORMANDIA 43 far loro maggiori progressi : essi Io incontravano dovunque volgevano il passo, ed erano sempre astretti a ceder terreno. Enrico trovandosi superiore in Normandia, lasciate buone guarnigioni nelle sue piazze, volava nell’ Anjou contro il fratello, e per modo lo rincacciava co’baroni del suo partito, clic si videro essi costretti'a domandare la pace. Egli v’acconsentiva; e fattosi suo jl fratello, lo induceva a muovere contro il conte di lilois, il quale trattenevagli il.feudo di Freteval. Ma.la guarnigione della piazza fece al loro approssimarsi una- sortita cosi vigorosa contro di essi, che pose allo sbaraglio le loro genti e fece prigioniero Goffredo. Allora Enrico fu costretto per riscattarlo di acconsentire alla distruzione della torre di Chaumont-sur-Loire, ¿he al conte di Blois riusciva molesta (Bouquet, toni. XII, pag. 517). Ripassando dappoi in Normandia segnò una tregua col re di Francia, c fece vela per l’Inghilterra (Roberto da Yl/oni).Nel 11 54 essendo Enrico succeduto al re Stefano, Goffredo di lui fratello gli richiese l’Anjou ed il Maine in vigore dèi testamento paterno e del giuramento ch’egli avea, fatto di conformarvisi; ma Enfico essendosi fatto assolvere da ^ fatto giuramento dal papa, pretese in seguito di non essere più tenuto a. cosa veruna verso il fratello. Questi ricorreva alle armi e dava il guasto alPAniou, ma Enrico più di lui esperto, non pago di arrestare le di lui scorrerie, gli toglieva di mano le proprie terre, concedendogli in seguito il dominio utile, c trattenendosi i castelli, affinchè per lo avvenire non fosse più in istato di nuocergli. Per coirtprovargli poi thè questa*ritcn-zione non era figlia dell’avarizia gli assicurava in risarcimento de’suoi castelli una pensione di duemila lire anjouine; e questo accomodamento avvenne,“ giusta Roberto du Mont, nel luglio del ii56. Goffredo verso la medesima epoca ebbe campo a consolarsi del triste successo dèlie sue armi mercè la scelta clic quelli di Nantes fecero di lui a proprio lor conte (V. i conti di Bretagna). La bramosia di accrescere i suoi stati agitava Enrico incessantemente, non lasciandogli un istante di quiete: egli costrinse nel ji58 Tebaldo V conte dì ISloÌs, col quale era in guerra già da quattr’anni, a cedergli Amboisc e Freteval (V. i conti di Blois) ; c nel successivo fece una spedizione