CRONOLOGIA STORICA che possedeva in Normandia, ma l’ambizione talmente ammorzò nel suo cuore ogni sentimento di gratitudine, che egli attentò non solamente al trono, ma sì ancora alla vita del proprio benefattore. Il duca, scampato a mala pena da tale rischio, rifuggiavasi presso il re Enrico, il quale si pose in persona a capo di un esercito per ridonargli il solio, ed in fatti vi riuscì mercè la vittoria che nel 1047 guadagnò a Val di Dunes fra Cacn ed Argentano contro le genti ribelli. Questo servigio però del monarca francese non era punto gratuito, mentre avea in precedenza pattuito clic il duca gli cederebbe a titolo di risarcimento il castello di Tilliercs, il quale riuscivagli incomodo. Signore di codesta piazza, egli la fece radere al suolo, ed in seguito la rialzò contro la parola già data; loccliè fu causa che i due principi s’intiepidirono fino a procedere ad una guerra scoperta. Nell’anno io53 Guglielmo conte d’Arques aizzato da Maugero suo fratello arcivescovo di Rouen, e sostenuto dalla Francia, si ribellava al duca di Normandia, accampando, che, quale figlio legittimo di Riccardo II, questo ducato doveva a lui appartenere, piuttosto che ai bastardo di Roberto II. Si venne ad una battaglia dinanzi al castello di Arques, assediato dal duca e dal conte d’Eu; battaglia in cui Engucrrando II conte di Ponthieu collegato del ribelle perì con molti signori dello stesso partito, mentre parecchi altri restavano prigionieri. 11 re di Francia, che accampava a Saint-Aubin, fatto consapevole della disfatta de’ribelli, si riti.rò. Nell’anno io54 (V. S.) ecco una novella invasione del monarca francese aiutato dal conte d’Anjou in Normandia: entrava in febbraio nella contea d’Evreux, intanto eli; Eude suo fratello dalla parte del Béauvaisis penetrava nelle terre di Caux. Questi per altro fu rotto e posto in fuga presso di Mortcmcr dal conte d’Eu, dopo avere perduto con Raule il Cameriere generale delle sue genti molti altri signori. Il duca di Normandia ne mandava tosto la nuova al monarca, il quale una seconda fiata jirendea il partito «li ritirarsi (Bouquet, tom. XI, pag. Ò20). Scoraggiato da questo incaglio, Enrico fermava allora di stringer pace col duca, c per dargli un sicuro pegno che volea tornar suo amico, consentì di restituirgli il castello di Tillieres.