DEI SIGNORI DI LAVAL i45 G UI D 0 VI detto ¡1 G I 0 V A N E. Dopo l’anno n70. GUIDO, appellato ¡1 GIOVAINE, primogenito di Guido V c successore di lui nella terra di Lavai, impalmò verso l’anno 1190 Havoise, figlia di Maurizio II signor di Craon e d’isabella di Meulent. Questo conte, che fu uno fra'i più valorosi del suo tempo, seguì il re Riccardo suo signore feudale in tutte le guerre da lui trattate di 'qua del mare, ma non abbiamo alcuna prova positiva che lo accompagnasse eziandio in Terra Santa. Questo principe, avendo rotta la guerra nel 1196 a Costanza, vedova di Goffredo, suo fratello, duca di Bretagna, e moglie divisa di Ranulfo conte di Chester, fece entrare Marcadè suo luogotenente generale nella terra di Vitré, il signor della quale, Andrea, era uno de’più fervorosi partigiani della duchessa. Gli abitatori di questa terra vedendosi esposti al saccheggio, si rifuggiarono in quella di Lavai ; ma non trovarono neppur colà quella sicurezza eh’eran venuti a cercare. Udite le querele intorno ai mali trattamenti che aveano provati, il signor loro ne chiese ragione coll’armi alla mano al signor di Lavai, ma dopo qualche atto di ostilità dall’una parte e dall’altra si conchiuse nel 1197 un accomodamento, col quale fu stabilito che i vassalli di entrambi i signori avrebbero un reciproco salvacondotto sulle terre loro c che si presterebbero un mutuo soccorso contro i loro nemici. Guido nell’anno medesimo estinsc in tutta la sua terra il diritto di mano-morta già introdotto dal suo genitore, cui egli solea chiamare cattiva consuetudine, pravam consue-tudinem; locchè fece poi confermare da Bartolammeo arcivescovo di Tours e da Amelino vescovo di Mans, presenti tutti i nobili suoi vassalli, sottoponendosi alla scomunica se mai avesse impreso a ristabilire codesto diritto (Arch. de Lavai). Nella carta di questa remissione chiamasi egli stesso Guido VI. Osservasi poi negli archivi di Vitré un trattato di alleanza fra Guglielmo di Fougeres ed Andrea di Vitré verso e contro tutti, eccetto il signor di Lavai; trattato eretto nell’ anno stesso che Artuso venne accolto dal vescovo di Rennes anno quo dominus Artusius ab episcopo fihedonensi recepttts est, eli’ è quanto a dire nel 1200. X. XIII. IO