DEI CONTI DI FIANDRA 3j3 contea di Fiandra; c siccome egli era tuttavia minore di età, la madre sua lìicliilde s’impadronì della tutela di lui e della reggenza. Huberto zio d’Arnoldo reclamava allora codesto ufficio in virtù del testamento di Baldovino suo fratello; ma la vinceva Ricbilde, attesa la protezione di Filippo I re di Francia. Il governo tirannico di questa pri n-cipessa, governata essa medesima da parecchi malintenzionati signori, stancò ben tosto i Fiamminghi: gli stati c .le città si determinavano di presentarle le proprie rimostranze. Ella accolse a Messines quella dei deputati d’Ipres, ma, invece di risposta, fece troncare il capo ad essi, non meno clic al loro seguito in numero di settanta persone. Gl’inviati di Gand e di Bruges avrebbero per certo corsa la stessa sorte, se il castellano di Lilla non li avesse salvati nel suo castello. Queste orrende crudeltà indussero la nobiltà del paese a negoziare secretamente con Roberto, merce l’interposizione del conte di Guiñes. Giungeva Roberto a Gand, ove assai prelati, nobili ed inviati delle città gli prestarono il giuramento di fedeltà: indi si recava a Lifla, ove Ricbilde trovavasi, e la costringeva a correre in tutta fretta nella città d’Amiens. Abbandonata dalla più parte de’ suoi soggetti, la contessa spediva allora suo figlio Arnoldo a Filippo I re di Francia per indurlo a muovere in suo soccorso ; ed il monarca, vinto dalle promesse fattegli da Arnoldo, le condusse una schiera di genti, dice Lamberto d’Aschalfembourg, in tutta fretta assembrate. Matilde regina d’Inghilterra, che per allora soggiornava in Normandia, dal lato suo le inviò un nuovo rinforzo capitanato da Guglielmo Osberne conte d’ Hereford, cui Ri-childe fece suo sposo per renderselo più strettamente unito. Ella seppe egualmente volgere in suo favore varii signori, che accorsero tutti bene accompagnati ad ingrossare il suo esercito. Credendosi Ricbilde con sì grandi forze sicura della vittoria, marciava diritta verso il nemico accampato a liavinchoven presso Cassel: il giorno della cattedra di San Pietro (cioè il 22 febbraio) del 1071 s’ingaggiava il combattimento c diveniva d’ambe le parti egualmente ostinato e sanguinoso. Ricbilde, che faceva l’olficio di generale alla testa delle sue truppe dell’ Hainaut, dopo lunghi slorzi costringeva l’ala sinistra di Roberto a piegare e si