DEI CONTI DI FIANDRA 433 Guglielmo figlio dello stesso Albi-ito aveva sposato Margherita figlia di Filippo l’Ardito : doppio maritaggio che fu celebrato a Cambrai dal vescovo di quella città alla presenza del re Carlo VI. Si vide in quella occasione, cesa rara, al dire di Meier, due spose ognuna di nome Margherita, accompagnate da due altre Margherite ch’erano le loro madri (V. Giovanni Senzapaura duca di Borgogna). FILIPPO III detto il BUONO, sovrano dei Paesi-Bassi. 1419. FILIPPO detto il BUONO, conte di Charolais, succedette nella contea di Fiandra non che negli altri stati di Giovanni suo padre. Egli trovavasi a Gand allorché intese l’uccisione di quel principe, e tosto risolse di trarne vendetta, per lo che rivoltosi dal lato dei signori che gli stavano intorno in gran numero, disse loro: Amici mici, convien assistermi a punire V uccisor di mio padre. Poscia passato nella stanza della sua sposa, le disse: Madama Mi-chela, vostro fratello (il delfino) uccise mio padre. Ma l’odio concepito verso il cognato non si estese alla moglie, essendo sempre vissuti in tenera unione sino alla morte di lei accaduta T8 luglio 1423. Filippo fece celebrare gli ese-qui del duca Giovanni nella chiesa di Saint-Waast d’Arias, a cui assistettero cinque vescovi e ventiquattro abati. Il p. Fleur dominicano, incaricato di leggervi l’orazione funebre, prese a testo le parole della Scrittura : Lascia a me la vendetta e ti farò giustizia, usò tutta la libertà che gli dava il suo ministero per indurre Filippo a sacrificare il proprio risentimento. Ma troppo fresca e profonda era la piaga per rimarginarsi cosi prontamente. I cortigiani che attorniavano quel principe, e ch’erano di massime differenti da quelle dell’oratore,'rafforzarono la sua prima risoluzione; e ciò che maggiormente lo confermò furono le disposizioni trovate per parte della corte e del regno di Francia per condurla ad effetto, il re per debolezza di spirito, la regina per personale risentimento si dichiararono altamente contra il delfino, e il grosso della nazione seguì il loro esempio. Una deputazione mandata a Filippo in nome del monarca e delle principali città del regno si presentò a lui nella città d’Arras, c nel 17 ottobre 1419 fu steso un T. XIII. 28