DEI CONTI DI LAVAL 165 suo vasellame ili rame e di stagno. Ora all’ingresso di Jacopo d’Epinai, che si avverò nel io aprile 14^4^ Anna di Lavai siccome dama di Vitré e d’ Aubigné avea spediti due gentiluomini per disimpegnare il proprio dovere conforme al costume in siffatta cerimonia. Terminato il banchetto , essi volevano impadronirsi del cavallo e del vasellame del vescovo; ma le genti di questo si opposero, e si venne alle mani da una parte e dall altra: Inde mali labes. Il conte Guido intervenne nel 1458 al parlamento radunato a Vendome per proferire giudizio sul duca d’Alen-con, dov’egli si assise in eguale scanno che i principi del sangue, ed immediatamente dopo il conte di Vendome. Egli sopravvisse quasi ventun anno alla madre, essendo morto ai 2 settembre i486 nel suo castello di Chateau-Briant, donde fu trasportato a Saint-Thugal per essere ivi sepolto. Quesh) principe si merita un luogo distinto nella storia per le sue virtù politiche, militari e cristiane. Senza avere giammai sostenuto alcun supremo comando, servì gloriosamente il re Carlo VII nelle guerre contro gl’Inglesi. Questo principe lo accolse ne’suoi consigli.; ed il re Luigi XI, sebbene poco favorevole a coloro eh’erano stati protetti dal padre, gli concesse il medesimo onore. Francesca di Dinan vedova di lui strinse un secreto matrimonio con Giovanni di Proesi, e terminò i suoi giorni nel 3 gennaio i5oo (N. S.) in età di sessai#atfè anni (ì). Dal primo letto Guido XIV ebbe Francesco, che gli succedette sotto il nome di Guido XV ; Giovanni signor della Roche nato a Redon nel 1437 e venuto a morte nel 1476; Pietro nato a Montfort nel 17 luglio 1442 e mancato ai vivi nel i4g3 mentre era arcivescovo di Reims; Yolanda nata a Nantes il i.° ottobre 1421 ch’ebbe in isposi: i.° nel 1443 Alano di Rohan conte (1) Codesta dama, rispettabile non meno per le qualità sue personali che pel suo grado, avea inspirata una confidenza sì giusta nel duca di Bretagna Francesco li, ch’egli la incaricò nel suo testamento della custodia delle due sue figlie; commissione ragguardevole ond’ella disimpegnossi da donna d’ ingegno. Convinta in seguito che il hen essere della sua patria chiedeva il maritaggio della giovine duchessa Anna con Carlo Vili, essa ne porse il consiglio a questa principessa, nonostante i vincoli di parentela che la univano al signore d’Albret suo fratello uterino ( Obseryation sur Ics memoires de Louis de la Tremolile ).