DEI CONTI E DUCIIl DI BRETAGNA Nel 1412 Gilles di Bretagna, fratello del duca, giovane principe di grandi speranze, venne a morte il 19 luglio a Cosne-sur-Loire, e giace sepolto nella chiesa di Saint-Pierre di Nantes. Il duca Giovanni, che più del padre sinceramente aderiva alla Francia, marcio nel 1415 in soccorso dei Francesi contro gl’ Inglesi con dieci migliaia d’ armati, ma un tale aiuto non giunse che dopo la funesta giornata di Azincourt: ed il re, per indennizzarlo della spesa che egli avea fatta, resegli la città di Saint-Malo. Nel 141 ^ Giovanni per commissione di questo monarca si recò a Lagni dal duca di Borgogna per intimargli che si ritirasse dai Paesi Bassi, ma non venne per nulla ascoltato. Dopo aver soggiornato a Parigi e ne’dintorni in tutto il corso del verno, prese nella primavera del 1417 la via de’suoi stati colla determinazione di passare in Inghilterra per colà visitare la regina sua madre; e passando ad Angers conchiuse il matrimonio di sua figlia Isabella con Luigi re di Sicilia. Giunto a Rennés, tenne ivi i suoi stati, e provvide alla sicurezza delle sue frontiere. Scorgendo poi rinnovellarsi la guerra tra la Francia e gl’ Inglesi, si presentò al re Enrico V, che trovavasi nella città d’Alencon, ed ottenne da lui una tregua di dieci mesi pel suo ducato; nel 1418 fece ritorno a Parigi per maneggiarsi intorno alla pacificazione delle turbolenze onde il regno era tutto agitato. Come poi la peste che desolava la capitale lo costringeva a recarsi nel soggiorno di Charenton, tenne ivi delle conferenze che non ebbero vcrun successo. Restituitosi di nuovo in Bretagna, accolse nel segueute anno (1419) due araldi del monarca inglese che lo invitavano a recarsi da lui a Rouen, di cui s’era poco innanzi impadronito; e questo nuovo abboccamento dei due principi riuscì egualmente infruttuoso perla pace. Quei di Penthievre, che sempre erano rivali, quando alla scop.erta e quando di soppiatto dei duchi di Bretagna, il i3 febbraio 1^20 arrestarono il duca Giovanni con suo fratello Biccardo in tempo eh’ egli dimostrava d’ avere in essi la maggior confidenza, ed ambidue li rinchiusero in una torre di Chateauceau, d’onde furono poi tradotti in diverse piazze e per ultimo in quella di Clisson. Allora la duchessa di Bretagna sorella del delfino radunava gli stati,